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____PENSIERI* .....   per ATTRAVERSARE  il  NULLA____

"Nulla" che cosa significa? Non significa qui "niente di niente",
ma  le situazioni senza via d'uscita

 
Questi pensieri vogliono offrire un aiuto
non solo a sopravvivere,
ma a venirne a capo, senza rinunciare:
1) alla propria dignità,
2) alla propria identità,
3) alla capacità critica di discernimento,

recuperando per un altra via, più profonda, quasi carsica,
la gioia della vita.



(*I pensieri dei quali non è indicato l'autore sono di G.Mazzillo)

 

“Touch a limit of your understanding and it falls away, to reveal mystery upon mystery”

«Toccando il limite della tua comprensione
esso svanisce svelando un mistero dopo l’altro
»
― Marilynne Robinson, The Givenness of Things: Essays

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Dalle fessure di ogni cosa intorno a noi il Risorto ci sorride. E'  un sorriso che nasce non nonostante le lacrime, ma talvolta dalla lacrime stesse. Cogliere qualcosa di più e qualcosa d'oltre nella quotidianità è certamente un dono, ma è un dono da pretendere e prima o dopo ci verrà donato.
(25-04-2022, anniversario del mio battesimo)

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E anche questo giorno si avvia al tramonto.

Ho letto e riflettuto tanto.
tra libri antichi e recenti ho cercato di ricostruire, più che ho potuto,

il senso di quelle parole di Gesù che tanto amo.

Mi sento talora come Ronald Ross che scriveva,

riferendosi alle cause della malaria, di cercare tra lacrime e affanno

le sementi divine sparpagliate e nascoste tra le cose.

Cerco anch’io, ma non relitti di una storia che si perde nel passato,

ma gli accenni più vicini al Maestro di Galilea,

cui ho la presunzione di aver consacrato la mia vita.

E tutto il resto è secondario (G. Mazzillo 05/05/2021)

 

Ronald Ross (1857 - 1932. Premio Nobel per la medicina)

 

This day relenting God

Hath placed within my hand

A wondrous thing; and God

Be praised. At His command,

Seeking His secret deeds

With tears and toiling breath,

I find thy cunning seeds,

O million-murdering Death.

I know this little thing

A myriad men will save.

O Death, where is thy sting?

Thy victory, O Grave?

 

Questo giorno Dio si è arreso,

ha riposto nella mia mano

una cosa meravigliosa; e Dio

sia lodato. Al suo comando,

ricercando i suoi intenti segreti

tra le lacrime e respiro affaticato,

trovo sementi intorno a me sapienti,

o morte che uccidi a milioni.

So che questa piccola cosa

salverà miriadi di uomini.

O morte, dov'è il tuo pungiglione?

Tomba, dov’è la tua vittoria?

 

 

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08/11/2016

STA' LONTANO DA CHI  USA RAGGIRI

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Meditando sul Libro dei proverbi, al capitolo 16
si trovano frasi dense di sapienza e di esperienza come queste:

9Il cuore dell'uomo elabora progetti,
ma è il Signore che rende saldi i suoi passi...

25C'è una via che sembra diritta per l'uomo,

ma alla fine conduce su sentieri di morte.

26La brama fa lavorare chi lavora,

è la sua bocca che lo sprona.

27L'uomo iniquo ordisce la sciagura,

sulle sue labbra c'è come un fuoco ardente.

28L'uomo ambiguo provoca litigi,

chi calunnia divide gli amici.

29L'uomo violento inganna il prossimo

e lo spinge per una via non buona.

30Chi socchiude gli occhi medita inganni,

chi stringe le labbra ha già commesso il male.

31Diadema splendido è la canizie,

ed essa si trova sulla via della giustizia....

 

.....

SETTEMBRE 2016

SETTEMBRE

Ancora emigrare
ed un bagaglio di ricordi troppo freschi
per essere solo tali
che il tuo mondo abitano a frotte.
Basta dunque ancora un treno
che fischia nel mattino
o il nastro d'autostrada
dipanato curva dopo curva
tra oleandri festosi all'arrivo come alla partenza
e di nuovo la mia gente è scomparsa.

Le prime foglie di platano cadute
solleva il vento che s'aggira
fra tronchi e panchine di metallo.
Qui Settembre è un ragazzo
che pedala e volteggia in un viale vuoto;
è andare alla stazione ad aspettare
che fiochi tra i binari si accendono i lampioni,
e rincasare solo.

Settembre è questo mare
che s'increspa e si placa,
i cui toni cupi
non copre più motore sulla strada.
Settembre è tra i vicoli di Tortora
sentire un sospiro e poi vedere l'ultima automobile
con volti noti e targa straniera
pronta a ripartire. (GM/21/09/16 R.testo1983)

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PENSIERO DEL MATTINO
Se non riesci a superare i tuoi limiti,
sforzati almeno di pensarli come tuoi alleati:
nella corsa contro il tempo non sei tu a correre,
è la vita stessa a farlo, 
eppure ha per gambe proprio i tuoi limiti.
Non è una resa, ma una sfida quotidiana a superarsi:
alla fine scoprirai che attraversandoli
stai già superando i tuoi limiti 
Cari amici, con questo pensiero vi auguro una giornata serena,
qualsiasi possa essere la prova che è già accovacciata davanti all'uscio di casa. (GM/09/10/2014).

 

Sei venuto davvero? Fin quaggiù? Dove i più fortunati come me
si chiedono che ne è dei tuoi figli più infelici: nelle baraccopoli del mondo
o nel freddo delle strade illuminate di questi giorni di Natale?
Sei venuto davvero Signore, fin quaggiù?
E non mi sembra vero, se la sofferenza è tanta nella insensibilità generale...
Poi mi dico: Se c'è amore dentro di me e preme così tanto,
come in questi momenti di verità,
allora ci deve essere un amore più grande fuori di me.
Se c'è il mio pur finito amore che va straripando verso l'infinito,
c'è allora l'Infinito Amore. Ci sei Tu e in nome di questo amore vieni
 (08/11/2016).

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Solo chi ama può capire l'amore e solo chi si sente spinto  ad amare sempre di più,
quasi rincorrendo l'infinito, può capire qualcosa dell'Infinito Amore di Dio,
di Dio come Infinito Amore.
Afferrare nella preghiera, commossi, tutto questo
e restarne come trascinati ripaga - e ne avanza - delle
incomprensioni subite o delle difficoltà da superare. (16/12/2011)

«Ero ancora un bambino, quando conobbi per la prima volta
il sentimento del nulla, in seguito a un'illuminazione
che non riuscirei a definire» [Emil Cioran].

Un'epifania di luce oscura, potremmo dire con un ossimoro usato dal Giobbe biblico
(Commento di Gianfranco Ravasi, in Il Sole 24 oreDomenica (20 marzo 2011)
«L'insonne ansia d'inseguire il mistero divino»
(http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-03-20/linsonne-ansia-inseguire-mistero-082310.shtml?uuid=AajAI2HD).


E TUTTAVIA:

«Nel giorno del giudizio verranno pesate solo le lacrime» (Emil Cioran) (Ivi).

Libro citato: Lacrime e santi (tradotto da Adelphi nel 1990):
«Quando voi ascoltate Bach vedete nascere Dio...
Dopo un oratorio, una cantata o una "Passione",
Dio deve esistere...
Pensare che tanti teologi e filosofi hanno sprecato notti e giorni
a cercare prove dell'esistenza di Dio, dimenticando la sola!».

Postato  08/11/2016

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“Il bisogno di lasciar parlare il dolore è la condizione di ogni verità”
(Adorno).

Non ho nulla, ma quello che ho è sempre con me:
un'icona e la possibilità di parlarle in qualsiasi momento.
Non mi occorre più nulla
(GM/08/11/2016)

PREGHIERA di  TAGORE

 

"Cancellerò il mio nome e ti chiamerò"
O Signore, rinascerò libero,
il giorno che cancellerai il mio nome,
dal sogno del mio nulla
alla realtà della tua vita.
Abbandono i tuoi disegni
per seguire i miei capricci;
non so quanti giorni ancora
camminerò tra i pericoli.
Ho strappato le tue vesti
per ornarmi dei miei stracci,
metto in silenzio la tua voce
per mostrare me stesso.
Cancellerò il mio nome e ti chiamerò:
senza nome mi unirò
a tutti.


Non dobbiamo mai dimenticare che la Verità di cui parliamo è Cristo
e che essa brilla sempre come lui nella povertà e nel nascondimento

A proposito della Veritatis splendor (lettera enciclica di Giovanni Paolo II):
[approfondimenti in Erick BORGMAN, "La verità come concetto religioso", in Concilium 42 (2006/1) 98-110] (17/05/06)

Non dimenticare mai i costi altissimi del nostro cosiddetto progresso:
ogni tre secondi muore un bambino povero,
ottocento milioni di persone soffrono la fame,
2.500 milioni vivono solo con due dollari al giorno... (17/05/06)
L'accumulo del capitale può costruire solo imperi,
non costruisce di certo né civiltà, né tanto meno umanità.
[Spunto iniziale di J. Ellacuría, riportato da J. Sobrino, cf. nota successiva] (17/05/06)


Nel nostro mondo occidentale e benestante
il bene è identificato con il successo

e - si potrebbe aggiungere - la felicità con il sesso.
Dovremmo imparare invece dai poveri che ci insegnano
che il bene è tale, anche se non produce successo,
e che la felicità nasce dalle relazioni autentiche.
[Spunto iniziale e approfondimento in: Jon SOBRINO,
"La salvezza che viene dal basso",

in Concilium 42 (2006/1) 36-50](17/05/06)


<<Penso che nel mondo della ricchezza,
anche se con dignità, predomina il "prezzo",
mentre in quello della povertà predomina la dignità,
anche se è solo per necessità.
Tutto questo lo ha sottolineato anche mons. Romero.
Ad alcuni che gli chiedevano che cosa fare, egli rispose:
"Non dimentichino che siamo esseri umani
(intervista del 19 marzo 1980).
E niente più>>
[J. Sobrino, "La salvezza...", cit., 49].


L'occhio può vedere bene Dio solo attraverso le lacrime (autore francese)
Non cercare di riempire il vuoto, semplicemente accettalo,
a poco a poco la tua anima si illuminerà (Maggio 2006)


La realtà si mescola così intimamente alla nostra rappresentazione illusoria di essa,
da non potersene più distinguere. Solo il dolore riesce di nuovo a separarle
(da un pensiero di Simone Weil)


E' meglio aver amato e aver perso che non avere amato affatto
(Alfred Tennyson:
Tis better to have loved and lost / Than never to have loved at all )


Ci sono solitudini cercate e solitudini non progettate.
Le ultime sono quelle che uno si trova a dover affrontare,
a dover non solo gestire, ma anche a dover attraversare.
Erano invece solitudini cercate quelle dei nostri antichi monaci basiliani....


"Sono andato all'inferno [a Korogocho, immondezzaio di Nairobi,
immondezzaio simbolo della nostra incivile 'civiltà'],
ma anche là ho trovato il cielo [i volti umani disfatti che parlavano di Dio].
Vivrò per raccontarlo, cominciando a cambiare la mia vita"
(Mia sintesi della testimonianza di Alex Zanotelli
a San Marco Argentano (CS). Novembre 2003) 14/11/2003


Nella tua vita affettiva (di coppia o anche di semplice amicizia)
puoi commettere un errore, che risulta alla fine molto doloroso,
specialmente se hai una grande sensibilità:

delegare ad un altro (ad un'altra) la realizzazione della tua felicità.
Non è che un errore grossolano, ma molto comune.
Perdendo qualcuno/a, ti sembrerà inizialmente di morire. Ma non è così.
Muore solo una tua rappresentazione della felicità e della vita.
Per fortuna la vita è anche altrove. La vita è oltre.
Riscoprirlo richiederà tempo e pazienza, ma ce la farai.
Alla fine ti sentirai più libero, anche se non ti posso nascondere
che ci saranno giorni lunghi e bui prima di arrivarci 27/04/2003


Devi attraversare il nulla senza restarne annullato,
senza annullarti;  
lo puoi solo attraversando il finito
mentre guardi ritto verso l’infinito.
Riuscirai forse - ed è il compito più arduo,
ma è l’unico per il quale sei nato e morirai -
ad attraversare l’abbandono degli altri,
ritrovando la tua compagnia.
05/05/2003

Camminerai non senza stancarti (cosa umanamente impossibile),
ma rialzandoti ogni volta per riprendere la strada.
Il tuo punto di forza sarà l'altezza verso la quale eleverai il tuo sguardo.
Di più: innalzerai la tua anima.

[APPUNTI sul passaggio dal finito all'infinito
(da Ciancio cf. ATI) - Anche per relazione Vivarium 2000 – ma cf. anche APPUNTI SU LAT. IV e Przywara in cartella ATI]

Le prove dell’esistenza di Dio che invece pretendono di giungere a lui muovendo dal finito si espongono all’errore di non vedere che il passaggio dal finito all’infinito non è un passaggio puramente razionale, perché tra finito e infinito non c’è omogeneità e continuità (anche questa è una consapevolezza del moderno). E’ invece un passaggio che diventa razionale solo dopo che già è stata ammessa, con un salto, la relazione con Dio. Si potrebbe qui richiamare Pascal, per il quale è certamente ragionevole ammettere l’esistenza di Dio, ma la certezza presuppone il salto della scommessa. Il rinvio all’infinito può essere riconosciuto nel finito, ma è illusorio pensare che l’analisi del finito conduca all’infinito, perché invece l’infinito è ritrovato in un finito già compreso alla luce dell’infinito (di un infinito, perciò, che è già riconosciuto). Altrimenti il finito potrebbe presentarsi chiuso nel proprio ordine e non rinviare più all’infinito.

Gerico

Trascendenza - Sulle Tue/Sue Tracce n.4 (Maggio 2000)

Guidati da una stella - Sulle Tue/Sue Tracce n.3 (NATALE 1999)

Distacchi e incontri  - Sulle Tue/Sue Tracce n. 2 (25/07/99)

Pensieri di condivisione: Sulle Tue/Sue tracce n. 1(07/06/99)