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  ... Sulle sue/tue tracce
 

 


N.1 (07/06/99)

 

 

Un pezzo di pane
un frammento di vita;
una mano che è pronta a riceverlo,
che riceve l’amore…
 
C’è ancora nel mondo
chi dona
e - cosa ancora più straordinaria -
chi sa accettare.
 
E’ il miracolo dell’eucaristia,
si rinnova nell’oggi
e quel frusto di pane
è l’autore del mondo,
ma è colui che più di ogni altro ti ama:
 
lo avevi a lungo aspettato
oggi a te è venuto,
venuto in silenzio
e rinnova
ancora per te, e per tanti
l’eterno prodigio d’amore.

Carissimi,

con la prima uscita di questo … come chiamarlo ?“foglio di contatto” - faccio un piccolo esperimento: quello di inviare in forma di lettera circolare qualche mio pensiero agli amici amici (forse un giorno spiegherò che cosa vuol dire). Spero anche che con il prossimo possa riprendere e pubblicare almeno parte delle vostre reazioni, che sono sicuro ci saranno, e quindi possa trasmetterle anche agli altri. È da parecchio che ci penso. L’ultimo viaggio di Pentecoste in Germania mi ha fatto decidere. Mi sono detto: «Nell’epoca dell’e-mail (della quale anch’io sono fornito [indirizzo: <cencom@libero.it>], del fax e dell’internet, è possibile che non riusciamo a tenere una qualche forma di contatto scritta, scambiandoci pensieri, immagini, informazioni almeno tra noi… Già tra noi: ma tra chi? Mah, innanzi tutto tra i miei amici, che non sono pochi e che di tanto in tanto rivedo, sovente non raggiungo, spesso … dimentico. Si fa per dire: più che dimenticarvi, non c’è un’occasione urgente per scrivervi o sentirvi. Si sa come vanno queste cose: senza l’urgenza non c’è comunicazione. Ma ora mi è diventata chiara una cosa: l’urgenza la possiamo anche fa nascere da una sana abitudine - sempre che abbiamo la capacità di proseguirla, dopo averla inventata.

Il testo iniziale con cui apro l’esperimento vuole commentare un disegno semplice, ma che mi è parso espressivo. Con esso spero di comunicarvi un pensiero o una sensazione. Qualcosa, comunque, che ho avvertito guardandolo. Inizio così un filo “spirituale” che penso ciascuno di voi potrà continuare a filare, se non proprio a tessere. Per oggi non ho molto altro da aggiungere. Vorrei solo arrivare fino a coloro che vivono da soli la mia stessa speranza, condividendo la stessa ricerca delle tracce di Dio sulla terra. Mi tornano ala memoria volti come quelli rivisti recentemente a Francoforte: Pasqualina e Bruno, d. Giovanni De Florian e i suoi collaboratori (Roberto, Paola, Graziella, Barbara ecc.), gli italiani e i tedeschi (Jürgen la comunità dei preti di Wiesbaden: la Priestergemeinschaft). Ma ripenso anche a Giovanna a Perugia; a Carla a Cuneo; a M. Lucia, Nicola, Maria, Carlo e Antonella, Paolo e Giuseppe a Catanzaro, Mario Spinicci e altri a Orsomarso, Sergio Maradei a Marcellina, Diego e Fernanda a Cosenza, d. Vincenzo e la comunità a Rossano Calabro, Maria Pia (Facchini) in Puglia (chi ha l’ultimo indirizzo?) e tanti altri. Non ve ne avrete a male se non vi menziono tutti. Non so nemmeno se potrò raggiungervi tutti.  Rifacendo l’inventario, mi accorgo che siete più numerosi di quanto pensassi… Forse una soluzione sarebbe - almeno per adesso - inviare a qualcuno di un posto questo messaggio. Se siete attrezzati di e-mail, niente male, potrete riceverlo senza problemi, sempre che io ne abbia il recapito. Altrimenti, almeno qualcuno potrà riceverlo per fax. Dovrebbe però incaricarsi di farlo pervenire ad altri, stampandolo, che non hanno simili strumenti di contatto… Sarebbe un sollievo e un grande aiuto per me. Sarebbe un segno che ancora, nonostante tutto, nonostante siamo dispersi, nonostante viviamo lontano, cerchiamo non solo le tracce di Colui che un giorno abbiamo amato e che spero che ancora amiamo (ma che comunque ancora immensamente ci ama), ma che ci cerchiammo ancora a vicenda. Se anche questo miracolo avviene, allora non abbiamo bisogno di altri miracoli.

Intanto, non sapendo cosa comunicarvi di più in questo primo messaggio, vi mando un programmino di massima per la casa della Sarre di quest’estate. Non c’è un programma fisso come lo scorso anno. C’è però la possibilità di ospitarvi, a piccoli gruppi praticamente dalla seconda metà di Giugno fino a Settembre. Alle Sarre (località collinare di Tortora) si può vivere un’esperienza di riflessione e di svago, di preghiera e di incontro. Vi dico solo in quali date mancherò per più di qualche giorno: 7-14 Luglio; 7-14 agosto; 3-7 settembre. Per il resto sarò presente. Potremo insieme, con chi lo vorrà, portare avanti la nostra esperienza di condivisione. Temi, modi e altre forme di preghiera, partecipazione ed organizzazione potremo comunque - con chi vorrà e potrà - deciderle insieme.

Intanto termino, con un fraterno abbraccio a tutti,

d. Gianni MAZZILLO - 7-06-1999