Il campo scuola di FINE LUGLIO 2013

                        2°  Giorno   del campo-scuola alle Sarre di Tortora                                                           www.puntopace.net

 

 

Il secondo giorno del campo scuola delle Sarre
- GIOVEDì 25 LUGLIO - ci ha visti impegnati
nel continuare  a riflettere
sul messaggio della GMG di Rio de Janero

 

Il testo di partenza era il

DISCORSO di PAPA FRANCESCO di Mercoledì, 24 luglio 2013  allaMESSA NELLA BASILICA DEL SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DI APARECIDA.

Tre punti, tre atteggiamenti di fondo, come spesso si trova negli interventi di Papa Francesco:

PER IL TESTO COMPLETO CLICCARE QUI

1. Mantenere la speranza
2. Lasciarsi sorprendere da Dio 
3. VIvere nella gioia

 

-------------------------------------

Un testo meraviglioso è stato la base dell'incontro di preghiera
 preghiera che si è tenuta alla cappella di Massacornuta,
dove
 un pannello dice già tutto:

Gesù ha teso le sue braccia e ha preso per mano quanti cominciano a camminare con lui, a partire dai ragazzi...

 

 

A partire da questo testo del Salmo 62 si è sviluppata una riflessione, che ha chiamato i nostri ragazzi a confrontarsi con queste non piccole domande...

 

RIFLETTERE  SULLA VITA…. AIUTA A VIVERE FELICI…..

 

L’acqua e la sete, Dio e la mia nostalgia…

 

Di che cosa ho sete, di che cosa ho nostalgia?

 

Che cosa mi attira di più nella vita?

 

Che cosa mi spaventa?

 

Che cosa posso fare?

 

 

Le risposte sono state sincere e la sintesi è stata fatta
da don Giovanni nella serata di quello stesso giorno alla presentazione del libro di Maria Cristina Orga:
 

La vera finta storia di Babbo Natale

 

Alle domande della colonna precedente sono state date naturalmente delle risposte

e queste sono riassunte proprio qui:
dagli appunti di Giovanni Mazzillo sulla

Vera e … finta storia di Babbo Natale

  *** Natale al vaglio della sua
e della nostra autenticità  ***

1) L’ AUTENTICITA’  DEL  NATALE

Ciò che è finto del modo di intendere il Natale
e di ogni festa: 

«Un gran daffare» (leggo affare)

… a comperare doni

- pastori e anche comete –

a spingere carrelli

dentro i supermercati

facendo spese folli

per pranzi raffinati… (dal libro citato prima)

 

Ciò che è vero,

cioè risponde ai desideri più profondi del cuore umano è quanto segue:

         … E poi chi s’incontrava

         si scambiava gli auguri

         e nel suo cuor sperava:

 

«Che questa pace duri!»

Insomma era la festa

Dei buoni sentimenti

Nessuno solo resta

Se ha amici e parenti….

 

 2) LA NOSTRA AUTENTICITA’

Piccola indagine di oggi,
tra 13 nostri “giovanissimi” di Tortora

 Dietro il foglio delle risposte c’era il Salmo 62, non a caso,
con il sottotitolo:

«Ogni uomo ha sete d’Infinito, ha sete di Dio»

Introduceva la domanda, quasi un suggerimento, ma con scarso esito,infatti non è stato ripreso da nessuno:

L’acqua e la sete, Dio e la mia nostalgia…

La domanda era: "Di che cosa ho sete, di che cosa ho nostalgia?"

LE RISPOSTE:

-          Di giustizia, d’amore (e/o) d’affetto, di pace, d’amore (4 risposte)

-          Di conoscenza (anche “di scuola”)  e di migliorare me stesso/se stessa (4 risposte)

-          Sete come passione: per la musica

-          Nostalgia del passato (spensieratezza, persone “che non ci sono più”, degli amici, anche quelli “odiati”, dei vecchi tempi (a 13 anni?!?) ecc…, desiderio di …vedetta perché e per chi? (rimane un mistero).

 RISULTATO
La sete è sete di cose vere e la nostalgia, sebbene guardi al passato,
recupera di esso le cose che spiritualmente contano, perché sono importanti.


... il testo era quello del salmo che comincia dicendo "Ha sete di te l'anima mia"

e faceva parte delle lodi di San Giacomo,
festeggiato in questo giorno (25 Luglio) ...

 

Passando, Gesù vide Giacomo
e Giovanni suo fratello:
e li chiamò con sé.


SALMO 62, 2-9 L'anima assetata del Signore
Ogni uomo
ha sete di Infinito, ha sete di Dio

O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, *
    di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne, *
    come terra deserta, arida, senz'acqua.

Così nel santuario ti ho cercato, *
    per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita, *
    le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva, *
    nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito, *
    e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

Nel mio giaciglio di te mi ricordo *
    penso a te nelle veglie notturne,
tu sei stato il mio aiuto, *
    esulto di gioia all'ombra delle tue ali.

A te si stringe * l'anima mia.
La forza della tua destra  mi sostiene.
 

------------

Era ciò che avvertivamo: la bellezza di Dio e la sua nostalgia nella bellezza dei luoghi dove siamo stati

 

<<<< Indietro 1°  GIORNO del CAMPOSCUOLA

     Una storia dove si coglie il bisogno d'amore,
la sete di relazioni autentiche, soprattutto nella solitudine,
quale era quella abissale di Panzoni Quintale,
prima della sua "conversione", avvenuta al seguito
dell'irruzione nella sua vita di tanti bambini.

 Ecco un link per poter leggere le prime pagine del libro

http://www.nuvolediardesia.it/preview/babbonatale/sample.html

 

*********

 

 INSOMMA, Il bisogno di compagnia, di amici, di affetti, di amore “vero” si affaccia anche nella nostra piccola inchiesta di oggi. 

3) CHE COSA SPAVENTAVA PANZONI QUINTALE, che PUR FACEVA PAURA A TUTTI?

 Probabilmente la stessa cosa che attiva e spaventa anche i nostri ragazzi 

Alla domanda Che cosa mi attira di più nella vita,

alcuni hanno risposto: realizzare i miei sogni, ma anche l’amore, il calcio e – trattandosi di ragazzi adolescenti -
hanno risposto chiaramente: "Mi attirano le donne!"

Insomma il futuro, da vivere con gli altri.

Ma alla domanda successiva: Che cosa mi spaventa?

alcuni hanno risposto, paradossalmente,
che a spaventarli è proprio il futuro.

È per tutti il momento di riflettervi seriamente.
La situazione giovanile è oggi più che precaria, è senza vie d’uscita… Ma è veramente così?

Ciò che spaventa può diventare una risorsa,
se coniugato alla sete di Qualcosa di più

Di questo "di più" occorre parlare,

di Qualcuno che è non tanto oggetto della nostra sete,
ma soggetto con cui interloquire,

       che conosce la nostra umanità,

       perché diventato uomo
       (è la base e la quintessenza del Natale),

       di Qualcuno che è nelle preghiere implicite e nella ricerca esplicita di chiunque guardi verso le braccia allargate
della statua del Cristo di Rio de Janeiro,

       per essere nel mondo di oggi le sue braccia e il suo cuore…. (Papa Francesco) 

 

prossima pagina: 3 GIORNO del CAMPOSCUOLA >>>