Una piccola chiesa e una grande nostalgia di cose grandi, di cose vere, sì d'Assoluto |
Riflessioni al ritorno dal viaggio A casa di Chris, sono stato sabato mattina. Era anche il
compleanno della sorella. C'era un bel clima, ospitale e sereno. Solo una delusione: il Kaiserlautern,
squadra tedesca per la quale tifa - mi pare, l'intera famiglia - fa acqua da tutte le parti.
Siedo in in treno... e penso...
Dopo un
risveglio molto prima dell'alba e la colazione alla tedesca con
l'inossidabile don Giovanni, eravamo all'aeroporto già alle 7:15. Troppo
presto, accidenti! Non male però, perché così abbiamo ancora avuto tutto il
tempo di parlare, di cercare qualche CD di buona musica, pur senza trovarlo
(solo cd con melodie natalizie commerciali e sdolcinate), e avviarmi agli
accurati controlli dell'imbarco.
Dopo un volo quasi ottimale, sono qui a ripensare con gioia e gratitudine ai bei giorni trascorsi in Germania e in particolare ai giorni vissuti insieme con Christoph, con don Giovanni De Florian e con gli altri, nella condivisione di tante cose in così poco tempo: dalla preghiera all'affetto della famiglia di Chris nella Westerwald, dai tiramisù di cui egli ha pieno il frigorifero (erano in offerta specialissima) alle passeggiate nella pittoresca città di Mainz, alla visita a Christine e Kerstin...
Torno a casa più ricco e soprattutto contento e convinto
che esiste ancora, che esiste sempre e che diventa più forte ciò che mi
lega e collega ai tanti che vivono la nostra stessa visione positiva della
vita, del futuro, della fede.
La serata di ieri non è stata meno impegnativa delle
altre, sia per amicizia sia per il buon cibo! Pasqualina, una dolce e forte
creatura che vive in Germania da piccola (ha fatto 50 anni da poco e io
pensavo che ve avesse meno di quaranta!), nonostante una telefonata del suo
ospedale (è infermiera) che l'aveva chiamata a lavorare extra di notte
dopo le 23, ma noi siamo andati via un po' prima, aveva preparato fettuccine
con una salsa speciale squisita, più carciofi e tante altre cose buone da
mangiare, all'italiana, come ti puoi ben immaginare.Sarebbero piaciute
persino a te.
Ma in generale, devo dire che sono quasi confuso e
certamente un po' commosso nell'aver constatato anche in questo viaggio
tante attenzioni, tanto affetto, Il mio Winterreise è stato davvero una
musica ancora più grande di quella di Schubert! (GM 14/12/03)
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