Carissimi-e, mi preme comunicarvi, prima che finisca questa giornata, come
la Comunità evangelica luterana di Merano oggi abbia dedicato il culto
domenicale all'evento di Kingston, curandolo in modo speciale con ricchezza
di simboli e canti. Il Pastore Martin Burgenmeister mi ha chiesto di
esprimere in quel contesto un breve aggiornamento su quanto Pax Christi
Italia si è impegnata nella preparazione, oltre a darmi qualche altra parte
attiva nel contesto liturgico. E' stato tutto semplice e bello. L'ambiente
quasi tutto tedesco con la presenza di molti turisti dalla Germania, quindi
ho letto in tedesco quanto vi accludo in italiano. Ma mi e' stato chiesto di
leggere in italiano alcune intenzioni di preghiera che ho scelto fra quelle
proposte dal consiglio ecumenico delle Chiese. Ho informato Gianni Novello
di questo, sperando potesse leggermi, e ho avuto una sua risposta e saluto.
Questo per parteciparvi la gioia di questa condivisione a livello locale. A
risentirci!
Domenica della Pace Kingston
22.05.2011
L’appuntamento di Kingston e’ nato da molto tempo nel cuore e nelle attese
di uomini e donne che s’impegnano a costruire la pace. Pensiamo al sogno
controcorrente di Bonhoeffer che in tempi bui proponeva un concilio davvero
ecumenico per la pace.
A questa Convocazione ecumenica internazionale per la pace la sezione
italiana di Pax Christi ha inviato due delegati, dopo essersi impegnata
ormai da tempo, attraverso il Gruppo di Lavoro “Religioni e conflitti”ed
animando la Rete Ecumenica “Osare la pace per fede”,a coscientizzare
l’opinione pubblica sull’importanza di tale evento e a suscitarne l’attesa.
Sul primo documento preparatorio,tradotto dall’inglese a cura del CIPAX (
Centro Interconfessionale per la Pace di Roma, con cui lavoriamo in stretto
contatto)si e’ lavorato inviando per tempo a Ginevra le nostre osservazioni
comuni, elaborate insieme a rappresentanti della Confederazione delle Chiese
Evangeliche in Italia in un incontro alla Casa per la Pace di Firenze.
Ci si e’ impegnati in particolare in Italia,attraverso una una rete
ecumenica chiamata “ Osare la pace per fede”, a coinvolgere i giovani come
soggetti attivi ed e’ stato fatto un bel cammino che già ci aveva visto
presenti, 4 anni fa, a Sibiu.
Circa un anno fa a Milano, proprio in preparazione a Kingston, la rete
ecumenica ha preparato un interessante Convegno sull’interrogativo “
Chiese,strumenti di pace?”che ha visto un ampia partecipazione, tra cui il
teologo Paolo Ricca.
Osiamo dunque tutti sperare in un nuovo cammino delle chiese come coscienza
critica nella nostra storia sul tema della pace che sentiamo come cuore
del Vangelo.
Gina
Abbate
Die Versammlung von Kingston hat ihren Ursprung in der seit
langer Zeit gehegten Erwartung und Hoffnung von Männern und Frauen, die
sich der Förderung des Friedens verschrieben haben. Wir denken hier unter
anderem an den gegen den Zeitgeist formulierten Traum Bonhoeffers, der in
dunklen Zeiten bereits ein echtes ökumenisches Konzil für den Frieden
vorgeschlagen hatte.
Zur jetzigen Internationalen ökumenischen
Friedenskonvokation in Kingston – so der offizielle Titel – hat die
italienische Sektion von Pax Christi zwei Delegierte geschickt. Zuvor hat
sich die Friedensbewegung Pax Christi schon lange dem Thema gewidmet, und
zwar mit einer Arbeitsgruppe „Religionen und Konflikte“ und durch die
Anregung und Förderung des Netzwerks „Durch Glauben den Frieden wagen“.
Dadurch sollte das Bewusstsein der Öffentlichkeit angesprochen werden auf
die Wichtigkeit der Friedenskonvokation und eine aufmerksame Wahrnehmung für
diese Veranstaltung erweckt werden.
Es wurden außerdem unsere gemeinsamen Beobachtungen zu dem
ersten Vorbereitungsdokument, das von dem Interkonfessionellen Zentrum für
den Frieden in Rom aus dem Englischen übersetzt worden war, nach Genf
geschickt. Daran haben auch Vertreter des Bundes der Evangelischen Kirchen
in Italien mitgearbeitet, mit denen man sich im Haus des Friedens in Florenz
getroffen hatte.
Über das Netzwerk „Durch Glauben den Frieden wagen“ wurde
angestrebt, vor allem junge Menschen als aktive Mitarbeiter einzubeziehen.
Dieser Prozess wurde auch vor vier Jahren bei der Europäischen Ökumenischen
Versammlung in Sibiu (Hermannstadt) sichtbar.
Vor etwa einem Jahr hat das ökumenische Netz in Mailand
eigens zur Vorbereitung auf Kingston eine interessante Zusammenkunft unter
dem Thema „Kirchen – Instrumente für den Frieden?“ veranstaltet. Sie fand
viele Teilnehmer, darunter war der bekannte Waldensertheologe Paolo Ricca.
Wagen wir es also – alle miteinander – zu hoffen auf einen
neuen gemeinsamen Weg der Kirchen. Mögen sie ein kritisches Gewissen sein im
Umgang mit unserer Geschichte und Anwalt des Friedens, den wir als Herzstück
des Evangeliums von Jesus Christus erkennen; denn Christus ist unser Friede.
Inviato da:
Nome: GINA
Luogo: MERANO
Domenica della Pace Kingston 22.05.2011
L’appuntamento di Kingston e’ nato da molto tempo nel cuore e nelle attese di uomini e donne che s’impegnano a costruire la pace. Pensiamo al sogno controcorrente di Bonhoeffer che in tempi bui proponeva un concilio davvero ecumenico per la pace.
A questa Convocazione ecumenica internazionale per la pace la sezione italiana di Pax Christi ha inviato due delegati, dopo essersi impegnata ormai da tempo, attraverso il Gruppo di Lavoro “Religioni e conflitti”ed animando la Rete Ecumenica “Osare la pace per fede”,a coscientizzare l’opinione pubblica sull’importanza di tale evento e a suscitarne l’attesa.
Sul primo documento preparatorio,tradotto dall’inglese a cura del CIPAX ( Centro Interconfessionale per la Pace di Roma, con cui lavoriamo in stretto contatto)si e’ lavorato inviando per tempo a Ginevra le nostre osservazioni comuni, elaborate insieme a rappresentanti della Confederazione delle Chiese Evangeliche in Italia in un incontro alla Casa per la Pace di Firenze.
Ci si e’ impegnati in particolare in Italia,attraverso una una rete ecumenica chiamata “ Osare la pace per fede”, a coinvolgere i giovani come soggetti attivi ed e’ stato fatto un bel cammino che già ci aveva visto presenti, 4 anni fa, a Sibiu.
Circa un anno fa a Milano, proprio in preparazione a Kingston, la rete ecumenica ha preparato un interessante Convegno sull’interrogativo “ Chiese,strumenti di pace?”che ha visto un ampia partecipazione, tra cui il teologo Paolo Ricca.
Osiamo dunque tutti sperare in un nuovo cammino delle chiese come coscienza critica nella nostra storia sul tema della pace che sentiamo come cuore del Vangelo.
Gina Abbate
Die Versammlung von Kingston hat ihren Ursprung in der seit langer Zeit gehegten Erwartung und Hoffnung von Männern und Frauen, die sich der Förderung des Friedens verschrieben haben. Wir denken hier unter anderem an den gegen den Zeitgeist formulierten Traum Bonhoeffers, der in dunklen Zeiten bereits ein echtes ökumenisches Konzil für den Frieden vorgeschlagen hatte.
Zur jetzigen Internationalen ökumenischen Friedenskonvokation in Kingston – so der offizielle Titel – hat die italienische Sektion von Pax Christi zwei Delegierte geschickt. Zuvor hat sich die Friedensbewegung Pax Christi schon lange dem Thema gewidmet, und zwar mit einer Arbeitsgruppe „Religionen und Konflikte“ und durch die Anregung und Förderung des Netzwerks „Durch Glauben den Frieden wagen“. Dadurch sollte das Bewusstsein der Öffentlichkeit angesprochen werden auf die Wichtigkeit der Friedenskonvokation und eine aufmerksame Wahrnehmung für diese Veranstaltung erweckt werden.
Es wurden außerdem unsere gemeinsamen Beobachtungen zu dem ersten Vorbereitungsdokument, das von dem Interkonfessionellen Zentrum für den Frieden in Rom aus dem Englischen übersetzt worden war, nach Genf geschickt. Daran haben auch Vertreter des Bundes der Evangelischen Kirchen in Italien mitgearbeitet, mit denen man sich im Haus des Friedens in Florenz getroffen hatte.
Über das Netzwerk „Durch Glauben den Frieden wagen“ wurde angestrebt, vor allem junge Menschen als aktive Mitarbeiter einzubeziehen. Dieser Prozess wurde auch vor vier Jahren bei der Europäischen Ökumenischen Versammlung in Sibiu (Hermannstadt) sichtbar.
Vor etwa einem Jahr hat das ökumenische Netz in Mailand eigens zur Vorbereitung auf Kingston eine interessante Zusammenkunft unter dem Thema „Kirchen – Instrumente für den Frieden?“ veranstaltet. Sie fand viele Teilnehmer, darunter war der bekannte Waldensertheologe Paolo Ricca.
Wagen wir es also – alle miteinander – zu hoffen auf einen neuen gemeinsamen Weg der Kirchen. Mögen sie ein kritisches Gewissen sein im Umgang mit unserer Geschichte und Anwalt des Friedens, den wir als Herzstück des Evangeliums von Jesus Christus erkennen; denn Christus ist unser Friede.