Dio Comunità d’Amore

Dio, mistero inarrivabile,
da contemplare e amare,
una sola cosa, penso però
d’aver capito da quanto
tu hai voluto manifestarci,
se tu esisti e sei un solo Dio,
non puoi che essere amore,
luce che brilla
e fuoco che divampa.
Così ti hanno adorato i nostri padri,
sapendo che eri Dio perché li amavi
e li amavi perché eri il loro Dio;
e così ci ha detto Gesù che tu sei,
Lui tua presenza e tua voce
tra di noi.
Consentici di essere battezzati
in questo fuoco e in questa
incrollabile fede,
raccolti, anche noi
sul monte che hai fissato,
da dove torneremo motivati. (GM/15/06/2003)

 

     Libro del Deuteronomio (4,36-40)  << Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per educarti; sulla terra ti ha mostrato il suo grande fuoco e tu hai udito le sue parole di mezzo al fuoco. Perché ha amato i tuoi padri, ha scelto la loro posterità e ti ha fatto uscire dall'Egitto con la sua stessa presenza e con grande potenza, per scacciare dinanzi a te nazioni più grandi e più potenti di te, per farti entrare nel loro paese e dartene il possesso, come appunto è oggi. Sappi dunque oggi e conserva bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n'è altro. Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore tuo Dio ti da per sempre>>.

  VaNGELO di Matteo (28,16-20)  <<Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo»>>.

La festa della Trinità,  o forse meglio: dell’Unitrinità, non è che la festa dell’Infinito Amore, amore Comunità di Persone e amore che si riversa sul creato e su ogni essere umano. Fuoco che brucia da sempre, senza consumarsi, e fuoco che è venuto sulla terra a consumare se stesso, nel compimento di una dedizione che non conosce né limiti né risparmio. Conserviamo nel cuore ciò che già il Deuteronomio raccomandava al popolo dell’alleanza: non c’è altro sulla terra e nei cieli che valga la pena di essere continuamente cercato e perseguito. L’unico Dio non è che l’eterna e  insuperabile comunione tra persone diverse nell’unità più grande che possa mai darsi. Darsi, appunto, nel doppio senso, di esistere e del donarsi continuamente.