www.puntopace.net  Dov’è il tuo tesoro?  Riflettici bene, perché ciò a cui tieni di più è anche ciò che lega di più il tuo cuore. Probabilmente è anche ciò che ti impedisce di andare lontano, fin dove Gesù ti attende e verso cui Gesù ti chiama. Durante la sua lunga attesa, similmente ai servi della sua parabola, rischiamo di dimenticare la nostra provvisorietà: ci attacchiamo morbosamente a cose e persone e, ciò che è peggio, cominciamo a spadroneggiare sugli altri. Il Vangelo ci richiama a tenere a mente che tutto è provvisorio e che la vita ci è data non solo come compito da adempiere, ma come servizio da prestare, per metterci a disposizione dei più deboli.

 

19^ Domenica dell’anno (c)

Dove sarà quel nostro tesoro
di cui tu parlavi, o Gesù?
Saranno cose o più pericolosamente
persone e persino idee e “valori”,
che attirano inesorabilmente
le nostre attenzioni e a poco a poco
incatenano cuore e persone?
Ti chiediamo di non farci chiudere
nella cittadella dei nostri bisogni
o dei nostri sentimenti
o di quant’altro ci impedisce
di restare desti ad attenderti
prima che spunti l’alba
e la tua voce ci chiami.


 (GM/8/08/01)

Vangelo di Luca  (12,32-48) <<Non temere, piccolo gregge; perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno. Vendete i vostri beni, e dateli in elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nel cielo, dove ladro non si avvicina e tignola non rode. Perché dov'è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore. I vostri fianchi siano cinti, e le vostre lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando tornerà dalle nozze, per aprirgli appena giungerà e busserà. Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà vigilanti! In verità io vi dico che egli si rimboccherà le vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. Se giungerà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati loro! Sappiate questo, che se il padrone di casa conoscesse a che ora verrà il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi siate pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate». Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi, o anche per tutti?» Il Signore rispose: «Chi è dunque l'amministratore fedele e prudente che il padrone costituirà sui suoi domestici per dar loro a suo tempo la loro porzione di viveri? Beato quel servo che il padrone, al suo arrivo, troverà intento a far così. In verità vi dico che lo costituirà su tutti i suoi beni. Ma se quel servo dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire"; e comincia a battere i servi e le serve, a mangiare, bere e ubriacarsi, il padrone di quel servo verrà nel giorno che non se lo aspetta e nell'ora che non sa, e lo punirà severamente, e gli assegnerà la sorte degli infedeli. Quel servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non ha preparato né fatto nulla per compiere la sua volontà, riceverà molte percosse; ma colui che non l'ha conosciuta e ha fatto cose degne di castigo, ne riceverà poche. A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto; e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà>>.