www.puntopace.net  Il messaggio di questa domenica non è nichilista. È invece un messaggio comprensibile solo da chi è alla ricerca di una sapienza di livello più alto di quello cui può aspirare normalmente un uomo. “Tutto è vanità”  non significa disimpegno o ascetismo rinunciatario, significa piuttosto inquadrare il senso del proprio ed effimero agire in quello del proprio immarcescibile essere. Ciò che resterà di noi non sarà il risultato dei nostri sforzi, ma piuttosto il modo con cui ci saremo relazionati con la profondità del nostro essere, sempre e comunque costituito dall’ essere davanti a Dio e dall’essere con gli altri e per gli altri. Salveremo noi stessi realizzando relazioni autentiche, gratuite e solidali; tutto il resto non è che polvere che il vento del tempo disperderà irrimediabilmente e senza possibilità di ritorno. Solo l’amore permane, il resto non è che impermanenza: vanitas vanitatum, vanità di vanità.

 

18^ Domenica dell’anno (c)

“Pensavano di vivere per sempre
e rimanere sempre al potere […]
Le loro statue erano in tutte le piazze
e oggi chi si ricorda più di loro?
Le loro statue di bronzo
furono abbattute, le targhe di bronzo
furono strappate via.
oggi il loro palazzo è un mausoleo”
(Cardenal).

**************

Gesù, troppo spesso pensiamo anche noi
che il valore dell’uomo
consista nelle sue ricchezze
e facciamo calcoli su calcoli…
Insegnaci a tener conto
dell’imprevedibile e soprattutto
dell’unica cosa che realmente resta:
una fiducia incrollabile in te
e con te potremo sfidare anche il nulla.
 (GM1/08/01)

Libro di Qoelet   (1,2; 21-23) <<Vanità delle vanità, dice Qoelet, vanità delle vanità, tutto è vanità. Infatti, ecco un uomo che ha lavorato con saggezza, con intelligenza e con successo, e lascia il frutto del suo lavoro in eredità a un altro, che non vi ha speso nessuna fatica! Anche questo è vanità, è un male grande. Allora, che profitto trae l'uomo da tutto il suo lavoro, dalle preoccupazioni del suo cuore, da tutto ciò che gli è costato tanta fatica sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolore, la sua occupazione non è che fastidio; perfino la notte il suo cuore non ha posa. Anche questo è vanità>>.  

Vangelo di Luca  (12, 13-21) <<Or uno della folla gli disse: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità».  Ma Gesù gli rispose: «Uomo, chi mi ha costituito su di voi giudice o spartitore?»  Poi disse loro: «State attenti e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall'abbondanza dei beni che uno possiede, che egli ha la sua vita».  E disse loro questa parabola: «La campagna di un uomo ricco fruttò abbondantemente;  egli ragionava così, fra sé: "Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?" E disse:  "Questo farò: demolirò i miei granai, ne costruirò altri più grandi, vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni,  e dirò all'anima mia: «Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; ripòsati, mangia, bevi, divèrtiti»".  Ma Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?"  Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio»>>.