www.puntopace.net  La 17^ domenica ordinaria dell’anno C  invita alla preghiera: una preghiera aderente alla vita e ai suoi bisogni, perseverante, insistente, se necessario. Pur essendo “cenere e polvere”,  possiamo e dobbiamo rivolgerci al Tu supremo della nostra vita, perché solo così essa conserva il suo senso… «In povertà di carne, come sono eccomi, Padre, polvere di strada che il vento leva appena in suo perdono», così pregava Salvatore Quasimodo.  In ogni situazione umanamente senza via d’uscita rivolgiamoci allora a Dio, continuando a invocarlo, similmente all’uomo della parabola che bussa insistentemente. Dovessimo  anche bussare l’intera notte e forse l’intera vita, continuiamo a farlo: nella ricerca di qualcosa di grande è già la nostra grandezza; nella ricerca dell’Infinito si manifesta il nostro apparentamento con l’Infinito.

17^ Domenica dell’anno (c)

Ho svegliato l’aurora
bussando alla tua porta, 
ho le mani indolenzite
e il cuore affranto
per il tuo prolungato silenzio,
che ormai dura da più di una notte…
Ho tuttavia imparato
che chiedere è sempre meglio
che pretendere
e che tu vuoi essere cercato,
perché felici non sono
coloro  che ti trovano,
ma piuttosto coloro
che insistono a cercarti.
Insegnami ad attraversare il tuo silenzio
e l’attesa si tingerà dei colori dell’alba,
che so non potrà non venire.(GM 25/07/01)

 

Gen   (18,27) << Abraamo riprese e disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore, benché io non sia che polvere e cenere>>.  

Vangelo di Luca  (11, 1-13) << Gesù era stato in disparte a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Egli disse loro: «Quando pregate, dite: "Padre, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano; e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo a ogni nostro debitore; e non ci esporre alla tentazione"». Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte e gli dice: "Amico, prestami tre pani, perché un amico mi è arrivato in casa da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti"; e se quello dal di dentro gli risponde: "Non darmi fastidio; la porta è già chiusa, e i miei bambini sono con me a letto, io non posso alzarmi per darteli", io vi dico che se anche non si alzasse a darglieli perché gli è amico, tuttavia, per la sua importunità, si alzerà e gli darà tutti i pani che gli occorrono. Io altresì vi dico: chiedete con perseveranza, e vi sarà dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussate ripetutamente, e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa. E chi è quel padre fra di voi che, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dia invece un serpente? Oppure se gli chiede un uovo, gli dia uno scorpione? Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!»>>.