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"SIAMO BERSAGLIO DEL TERRORISMO PERCHÉ SOSTENIAMO TUTTE
LE DITTATURE":
Durissima lettera a Bush di mons. Bowman, vescovo in Florida
[Fonte ADISTA n°85 del 30 novembre 2002]
Racconti la verità al
popolo, signor Presidente, sul terrorismo. Se le illusioni riguardo al
terrorismo non saranno disfatte, la minaccia continuerà fino a distruggerci
completamente. La verità è che nessuna delle nostre migliaia di armi nucleari
può proteggerci da queste minacce. Nessun sistema di Guerre Stellari (non
importa quanto siano tecnologicamente avanzate né quanti miliardi di dollari
vengano buttati via con esse) potrà proteggerci da un'arma nucleare portata qui
su una barca, un aereo, una valigia o un'auto affittata. Nessuna arma del
nostro vasto arsenale, nemmeno un centesimo dei 270 miliardi di dollari spesi
ogni anno nel cosiddetto "sistema di difesa" può evitare una bomba
terrorista. Questo è un fatto militare.
Signor Presidente, lei non ha raccontato al popolo americano la verità sul
perché siamo bersaglio del terrorismo quando ha spiegato perché avremmo
bombardato l'Afghanistan e il Sudan. Lei ha detto che siamo bersaglio del
terrorismo perché difendiamo la democrazia, la libertà e i diritti umani nel
mondo.
Che assurdo, signor Presidente! Siamo bersaglio dei terroristi perché, nella
maggior parte del mondo, il nostro governo difende la dittatura, la schiavitù e
lo sfruttamento umano. Siamo bersaglio dei terroristi perché siamo odiati. E
siamo odiati perché il nostro governo ha fatto cose odiose.
In quanti Paesi, agenti del nostro governo hanno deposto dirigenti eletti dal
popolo, sostituendoli con militari-dittatori, marionette desiderose di vendere
il loro popolo a corporazioni americane multinazionali?
Abbiamo fatto questo in Iran quando i marines e la Cia deposero Mussadegh perché
aveva intenzione di nazionalizzare il petrolio. Lo sostituimmo con lo scià Reza
Pahlevi e armammo, allenammo e pagammo la sua odiata guardia nazionale Savak,
che schiavizzò e brutalizzò il popolo iraniano per proteggere l'interesse
finanziario delle nostre compagnie di petrolio. Dopo questo sarà difficile
immaginare che in Iran ci siano persone che ci odiano? Abbiamo fatto questo in
Cile. Abbiamo fatto questo in Vietnam. Più recentemente, abbiamo tentato di
farlo in Iraq. E, è chiaro, quante volte abbiamo fatto questo in Nicaragua e
nelle altre Repubbliche dell'America Latina?
Una volta dopo l'altra, abbiamo destituito dirigenti popolari che volevano che
le ricchezze della loro terra fossero divise tra il popolo che le ha prodotte.
Noi li abbiamo sostituiti con tiranni assassini che avrebbero venduto il
proprio popolo per ingrassare i loro conti correnti privati attraverso il
pagamento di abbondanti tangenti affinché la ricchezza della loro terra potesse
essere presa da imprese come la Sugar, United Fruits Company, Folgers e via
dicendo. Di Paese in Paese, il nostro governo ha ostruito la democrazia,
soffocato la libertà e calpestato i diritti umani.
È per questo che siamo odiati intorno al mondo. Ed è per questo che siamo
bersaglio dei terroristi. Il popolo canadese gode di democrazia, di libertà e
diritti umani, così come quello della Norvegia e Svezia. Lei ha sentito mai
dire che un'ambasciata canadese, svedese o norvegese siano state bombardate?
Noi non siamo odiati perché pratichiamo la democrazia, la libertà e i diritti
umani. Noi siamo odiati perché il nostro governo nega queste cose ai popoli dei
Paesi del terzo mondo, le cui risorse fanno gola alle nostre corporazioni
multinazionali. Quest'odio che abbiamo seminato si ritorce contro di noi per spaventarci
sotto forma di terrorismo e, in futuro, terrorismo nucleare. Una volta detta la
verità sul perché dell'esistenza della minaccia e della sua comprensione, la
soluzione diventa ovvia. Noi dobbiamo cambiare le nostre pratiche. Liberarci
delle nostre armi (unilateralmente, se necessario) migliorerà la nostra
sicurezza. Cambiare in modo drastico la nostra politica estera la renderà
sicura. Invece di mandare i nostri figli e figlie in giro per il mondo per
uccidere arabi in modo che possiamo avere il petrolio che esiste sotto la loro
sabbia, dovremmo mandarli a ricostruire le loro infrastrutture, fornire acqua
pulita e alimentare bambini affamati. Invece di continuare a uccidere migliaia
di bambini iracheni tutti i giorni con le nostre sanzioni economiche, dovremmo
aiutare gli iracheni a ricostruire le loro centrali elettriche, le stazioni di
trattamento delle acque, i loro ospedali e tutte le altre cose che abbiamo
distrutto e abbiamo impedito di ricostruire con le sanzioni economiche. Invece
di allenare terroristi e squadroni della morte, dovremmo chiudere la nostra
Scuola delle Americhe. Invece di sostenere la ribellione e la
destabilizzazione, l'assassinio e il terrore in giro per il mondo, dovremmo
abolire la Cia e dare il denaro speso da essa ad agenzie di assistenza.
Riassumendo, dovremmo essere buoni invece che cattivi.
Chi tenterebbe di trattenerci? Chi ci odierebbe? Chi vorrebbe bombardarci?
Questa è la verità, signor Presidente. È questo che il popolo americano ha
bisogno di ascoltare.