Le autorità israeliane hanno dato diverse versioni dell’accaduto tutte smentite dalle documentazioni fotografiche e dai testimoni.
La
giovane è stata uccisa a sangue freddo in modo barbaro,
mentre si interponeva in modo pacifico.
Rachel
e i suoi compagni, hanno denunciato: che ogni giorno
decine di case vengono demolite nella striscia di Gaza,
che i bulldozers hanno danneggiato
i pozzi di acqua dolce nella Municipalità di
Rafah e che gli stessi non potevano essere riparati dai
tecnici palestinesi, senza esporsi al fuoco israeliano.
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