Punto>°<Pace

Notiziario del gruppo giovani
(c/o G.Mazzillo – Contrada Sarre Tortora – CS)

www.puntopace.net

 

 

Sommario
Tutto è cominciato In un’estate...
Incontro di preghiera
Pagine di diario
Perché l’esperienza continui
Alla ricerca delle nostre radici

 

Anno 1, Numero 0

Ottobre 2001

 

 Tutto è cominciato
in un’ estate

(d. Giovanni M.)

Proprio così. Tutto è cominciato in un estate, ma quale? Quella di quest’anno o quella di alcuni anni fa? A dire il vero, nessuno saprebbe dirlo esattamente. Sta di fatto che da diverse estati alcuni di voi si sono ritrovati con me alle Sarre, la collina alle spalle di Tortora che si affaccia sul mare, in quella casa di riflessione, di preghiera e di incontri alla quale alcuni hanno dato il nome di eremo delle Sarre. Eremo? E che cosa significa? Luogo tranquillo, più che solitario, luogo di pace, dove puoi ritrovare te stesso relazionandoti più profondamente con Dio, con la natura, con gli altri. Da qui il titolo “Punto Pace”. Lo sapevate che quando aprimmo la casa per la prima volta, sulla bacheca della comunità gli ospiti trovavano appeso un cartello con una citazione dalla Bibbia, esattamente dal libro degli Atti degli apostoli (il secondo libro scritto dall’evangelista Luca, che dopo aver raccontato della vita di Gesù, sentì il bisogno di narrare qualcosa della vita dei primi cristiani). La frase diceva: <<[I primi cristiani] erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo>> (At 2,42-47).

Il cartello aggiungeva: <<In questi giorni cercheremo di vivere qualcosa di simile, pregando, condividendo la vita, il lavoro, le spese>>. Tutto qui? Tutto qui, ma non era poco. Condividere è una scuola e vuole diventare uno stile di vita. Adesso come allora. Sono passati alcuni anni da quegli inizi. Le esperienze vissute con tanti (singoli, gruppi, famiglie) sono state molte. Per i più vicini abbiamo pensato di rivederci con una certa frequenza, anche prima dell’estate. Da questa idea, il bisogno di tenerci in contatto con questo notiziario, che vuole informare e mettere per iscritto le vostre/nostre esperienze, i momenti importanti per la nostra crescita culturale e spirituale, umana e civile. Sono aggettivi impegnativi, ma vanno sempre insieme, non puoi separarne mai uno dall’altro. Per oggi è tutto, in questo numero zero, che è più che altro una prova generale di notiziario. Il resto lo trovate da soli, cominciando dal sommario. Ciao a tutti!
G.Mazzillo


Incontro di preghiera per le vittime del terrorismo e per la pace

L’incontro sarà al SANTUARIO MADONNA DELLA GROTTA Raduno alle ore 18 del 12 ottobre
Piazzale antistante la Chiesa del Sacro Cuore
Tutti siete invitati a partecipare all’incontro di preghiera. Chi possiede una chitarra la porti. Canteremo e pregheremo insieme. Ricorderemo in silenzio tutte le vittime del terrorismo affinché i potenti della terra cessino di seminare odio tra i popoli - La vita è un dono del Signore - Salendo al Santuario condivideremo le preghiere spontanee dei pellegrini di speranza ...


IN PREGHIERA AL DIO DELL'AMORE PER SCONGIURARE LA TERZA GUERRA MONDIALE, PER CHIEDERE IL DIALOGO INTERCULTURALE E ISOLARE I CRIMINALI CHE MASSACRANO GLI INNOCENTI -


Fin da bambini, i terroristi imparano ad odiare gli “altri” e li considerano nemici. E da adulti, li uccidono uccidendosi. In questo mondo “ricco” di armi micidiali, facciamo apprendere ai bambini che è più importante amare che odiare(Fondazione Serio, Azione Cattolica, Rinnovamento dello Spirito, Comunità neocatecumenali di Praia)

 

 

Pagine di diario
(a cura di Nico e Giusy)

 

I° Campo Scuola estate 2001 (Nico)

3 Luglio 2001 Partecipanti: Giusy Mazzillo, Francesco Angerame, Francesco Rattacaso, Marta Maceri, Biagina C. Mazzillo, Chiara Caputo, Antonio Garreffa, Adriana Cunto, Sergio Tranchino, Irene Cirimele, Nico Pucci ed Erminia Sarubbo. Adulti: d. G. Mazzillo , Franco Liporace, Maria Pagano (la mamma di d. Giovanni)

Finalmente è iniziato questo campo scuola, sicché questa mattina sono iniziati i lavori di ristrutturazione … dello spirito. Tra risate e parole abbiamo realizzato un bellissimo cartellone sul tema della preghiera. In seguito il pranzo e successive partite di pallavolo, rese più dinamiche dalla presenza delle vespe a caccia di frutti di gelso caduti per terra. In serata è arrivato finalmente anche Sergio,

4 Luglio Oggi la cosa più bella che ci poteva succedere è stato l’arrivo di Nico con Erminia. Abbiamo letto e riflettuto sul passo del Vangelo di Giovanni, che riguardava la vite ed i tralci. A ciascuno di noi è stata data una foglia di questa vite, per ricordarci che solo se resteremo uniti a Gesù la nostra vita non avvizzirà, come invece sarebbe successo con quelle foglie che avremmo visto appassire giorno dopo giorno. Nel pomeriggio è arrivata Irene, ma abbiamo perso due elementi: Antonio e Checco che sono voluti tornare a casa. Pazienza! Siamo stati al mare e ci siamo divertiti molto, ancor più quando abbiamo fatto le docce con acqua fredda!

5 Luglio Quest’oggi, in mattinata ci siamo prodigati nel realizzare dei simpatici lavori insieme a Franco. Dopo aver pranzato e fatto un pisolino, abbiamo deciso di andare alla sorgente di Cardio e al fiume che scorre lì vicino abbiamo fatto un bagno bellissimo. Poi ci siamo sistemati su delle pietre vicino al fiume dove abbiamo fatto delle riflessioni, parlando della creazione.

6 Luglio Oggi, dopo la colazione e la preghiera, abbiamo commentato una lettura che parlava della vita missionaria ed in seguito abbiamo realizzato un cartellone che la rappresentava. Nel pomeriggio siamo andati al mare a Fiuzzi, dove ci siamo divertiti con un bel bagno e dei tuffi strepitosi. In serata abbiamo cenato insieme a d. Ciccio e Nicola (Iorio), che erano venuti a trovarci. Abbiamo concluso con dei canti calabresi e la preghiera.

[Il diario si arresta qui. Il campo scuola è andato avanti ancora il giorno dopo Sabato 7 luglio e Domenica 8. E’ terminato con la messa di Domenica, celebrata sotto il pergolato e con la presenza di altri amici sopraggiunti. Qualcuno ricorda qualcosa di importante vissuto in questi due ultimi giorni? Lo segnali direttamente a Giusy o a Sergio. Sarà aggiunto al prossimo numero di Punto-Pace].

CIO'   CHE ABBIAMO DETTO DELLA PREGHIERA


La preghiera è ….

> Dialogo con Dio > Richiesta d’aiuto

> Vicinanza e comunicazione

> Riflessione > Confidenza con Dio

> Richiesta di perdono

> Pace interiore

 

Come vivo la preghiera

> Cerco di ascoltarmi > In un rapporto  di amicizia con Dio

> Dio mi sostiene > Come atteggiamenti  di fede tranquillità e gratitudine

> Pregando ogni giorno

 

 

 

 

 

 

 

Perché l'esperienza continui
(Giusy)

 

Decisione – Oggi 16/09/01 noi ragazzi del primo campo-scuola abbiamo fatto una “rimpatriata“ per ricordare la nostra prima settimana di Luglio. Abbiamo partecipato alla messa, un po‘ in ritardo, a causa (tanto per cambiare) di Sergio e Nico, che andando in paese di qua e di là non riuscivano a trovare le salsicce” (così ci hanno detto) !! Dopo aver mangiato tutti insieme, abbiamo fatto una riunione al fiume di Massa Cornuta rispondendo alla proposta di d. G. di formare un gruppo di esperienza cristiana che funzioni anche durante l’inverno. Una cosa seria insomma!. La proposta ci ha trovati entusiasti. Si sono impegnati a realizzarla i presenti, che eravamo Giusy e Biagina C., Sergio, Nico, Biagio De Francesco, Marta, Michela Sagario, Chiara, Ilenia Iorio, Cecilia Ferraro. Era presente anche Davide. [Il primo frutto di tale decisione è la realizzazione di questo foglio, che vuole ricordarci il vissuto, migliorare il presente e aiutarci a progettare il futuro. E scusate se è poco! ].

 

 

 

Prendi nota … e non mancare

12 Ottobre
Incontro di preghiera
(vedi sopra)

13-14 ottobre
Insieme alle Sarre
fine-settimana
(arrivi Sabato ore 16)

27 Ottobre
Convegno diocesano a Scalea,
sala consiliare, ore 15,30.
Religiosità tradizione
e fede nella società
della globalizzazione
.


Una delle prossime uscite che pensiamo di fare insieme è una gita-pellegrinaggio alla grotta dell’eremita, a pochi chilometri da Marina di Maratea. L’abbiamo scoperta Lunedì 1° Ottobre.

È collegata al monachesimo di cui ci parla Biagio Moliterni (1 puntata)

 

 

Alla ricerca delle nostre radici
(Biagio Moliterni)

La grotta che visiteremo fa parte di un complesso di luoghi frequentati già dalla fine del I° millennio dai monaci basiliani (dalla regola di san Basilio). Sarebbe più esatto definirli italo-greci, perché tra loro molti seguivano regole diverse e non pochi erano originari della nostra Penisola. Una notevole concentrazione di monaci si registra proprio nella Calabria, in particolar modo nella parte settentrionale della regione, dove ebbe sede la famosa “eparchìa di Mercurion“, il cui centro era nell’area di Orsomarso, comprendente, con ogni probabilità, anche il territorio tortorese e, forse, anche quello di Maratea. I basiliani svolsero un ruolo fondamentale nello sviluppo dei nostri territori, devastati dalle lunghe lotte tra Longobardi, Bizantini e Saraceni. I loro “cenobi” (quando non vivevano isolatamente, ma in raccordo organico tra loro) divennero centri di cultura religiosa e laica ed anche fucina per l’insegnamento di attività agricole e artigianali. Il forte radicamento religioso della nostra gente trova l’origine nell’opera di questi monaci. I basiliani erano di rito ortodosso e parlavano e scrivevano in greco. Molti di essi furono proclamati santi prima del grande scisma del 1054 e perciò sono venerati sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa. Spicca la figura di san Nilo da Rossano (che trascorse dieci anni della sua vita in una grotta nei luoghi del Mercurion), ma vanno ricordati anche i santi Cristoforo, sua moglie Calì e i suoi figli Saba e Macario, e ancora san Nicodemo, san Vitale e san Ciriaco di Buonvicino. Le tracce dei monaci eremiti si riscontrano tuttora in alcune grotte. Una delle meglio conservate è la grutta di zu Jancu (dal colore del suo abito), in una delle colline di fronte all’isolotto di Santo Janni. La grotta è abbastanza piccola e nella parte iniziale è stata “restaurata”. All’interno sono chiaramente visibili il “posto letto” e varie nicchiette destinate ad ospitare le icone e le lampade: in una di queste è inciso un graffito. Un angolo risulta affumicato, per il suo probabile utilizzo come focolare, per ripararsi dal freddo e per cuocere i cibi. Sulle pareti rimangono i segni di alcune pitture e di ben quattordici croci.