Dopo l'assassinio mafioso dell'On.
Francesco FORTUGNO si riportano due comunicati importanti,
da meditare e diffondere (cliccare sui titoli)
Perché la Locride riviva!
Comunicato
della
Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Locri-Gerace
Comunicato del Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, dopo l’efferato delitto nei
confronti dell’On. Francesco FORTUGNO
Lacrime e coraggio
Proprio mentre la Diocesi tutta, in una serata memorabile per partecipazione e luce,
celebrava l’inizio del suo CONGRESSO EUCARISTICO DIOCESANO segno di
riconciliazione nel sangue del Cristo “versato per amore” in luoghi dove tanto sangue è
stato versato, è giunta la notizia della barbara uccisione dell’On. Francesco FORTUGNO, il
cui sangue si aggiunge al tanto sangue già sparso in questa terra.
1. - La tragedia che ha colpito questa famiglia, cui va la nostra affettuosissima solidarietà
per lo spessore umano e politico del loro congiunto, unito ad una preziosa amabilità
umana, è di una valenza negativa enorme.
E’ paragonabile, per la Locride, ai più gravi delitti della mafia in Sicilia.
Esprimiamo perciò subito una netta, ferma, implacabile condanna per chi ha eseguito il
delitto e per chi lo ha comandato.
Un delitto che può essere letto così:
La ‘ndrangheta vuole dominare e sottomettere la politica, perché sia strumento docile
e succube ai suoi enormi interessi economici.
La ‘ndrangheta cerca perciò di spezzare i legami tra la gente e la classe politica, per
ricondurli a sé, perché solo così possa meglio dominare e piegare entrambi.
La ‘ndrangheta lancia nel contempo a tutti noi un macabro messaggio di umiliazione
sociale, per intimorire e paralizzare ogni altra azione di bene e di sviluppo.
2. - Se questa è la realtà proprio questo orribile fatto ci spinge a REAGIRE, operando
precise scelte coraggiose:
Ridare speranza, raccogliendo la forte indignazione che sale al cielo dal cuore ferito
di tutti gli uomini e donne di buona volontà.
accrescere la stima per la vita e l’impegno della classe politica, chiedendo ad essa di
star vicino alla gente, ascoltare, capire, intrecciarsi con le loro attese e speranze.
attuare una forte, vasta e decisa purificazione etica, in tutti gli ambienti.
3. - Di fronte a tutto questo, ci impegniamo a quelle tre scelte che già il santo Vescovo
don Tonino Bello aveva attuato ed indicato, cioè annunciare, denunciare, rinunciare:
mantenere vigili le coscienze, di fronte ad ogni male, anche piccolo, chiedendo a tutti,
sacerdoti e laici, di essere coraggiosi e consequenziali anche fino al martirio;
pregare sempre di più, specie davanti all’Eucarestia, in un’adorazione che abitui ed
alleni tutti noi, specie i giovani, ad adorare solo e soltanto la grandezza di Dio, senza
mai piegare il capo di fronte al male e di fronte agli altri idoli, per non essere succubi
dei prepotenti e così trasformare la notte del dolore in luce pasquale;
digiunare per la conversione dei delinquenti. Non sembri fuori luogo questa
proposta. Ma è la più efficace forma di non-violenza, che da sempre le coscienze
coraggiose hanno attuato, per risvegliare le coscienze dei deboli, allenandoci così ad
un’etica di speranza e di coraggio.
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4. - Ma nello stesso tempo, è necessario che lo Stato, cioè la coscienza di chi ci guida e ci
governa prenda seriamente a cuore il CASO CALABRIA, che finora è stato non solo
sottovalutato ma soprattutto dimenticato.
Occorrono indagini più intelligenti ed organizzate, per scovare assolutamente i colpevoli
ed assicurarli alla giustizia e alla gogna di tutti. Chi fa il male deve essere umiliato nel suo
falso “onore” perché ritrovi la forza di cambiare.
Se occorre la zona deve essere militarizzata, perché i colpevoli sentano la forza dello Stato.
La Guardia di Finanza deve poter seguire, con tutti i mezzi più raffinati e moderni, il
crescere dei circuiti economici, come gli appalti, le costruzioni, i giri del denaro,
l’arroganza dell’usura, il gioco interessato e spesso miope delle banche...
E’ il denaro che interessa alla ‘ndrangheta.
E perciò. oltre alla purificazione etica, occorre una forte purificazione economica.
5. - Infine, facciamo appello alla giustizia di Dio, giustizia certa, che insegue con
determinazione i passi, tristissimi, degli uccisori e di chi ha ordinato questo infame delitto,
chiarissimo per le sue palesi modalità mafiose.
Chi ha fatto il male, dice la Bibbia, lo paga sempre. Sempre!
Ne siamo certi e lo diciamo pubblicamente, perché si fermi questa catena assurda di
violazione della sacralità della vita umana.
Con lacrime amare, annunciamo ancora la bellezza della vita con rigenerato coraggio,
dono dello Spirito che sempre ci consola e tutto sa rinnovare, perché con il lavoro e le
imprese, anche la faccia della Locride, così insanguinata, eppure così bella, cammini
fiduciosa sulle strade del coraggio nel suo futuro.
Locri, 17 ottobre 2005
+ p. GianCarlo Maria BREGANTINI
Vescovo
E' stato ucciso il vice-presidente del Consiglio Regionale della Calabria.
22 omicidi nella Locride in 14 mesi, in un lembo di terra di appena 140.000 abitanti!
Senza contare lo stillicidio quotidiano di violenze, intimidazioni, usura, tangenti, traffici, corruzione.
Quasi nessun omicida individuato e condannato. Un'impunità quasi generale.
Non è per nulla consolante ricordare quante volte abbiamo inutilmente gridato l'allarme per una
situazione che si stava deteriorando. Alla fine di settembre il nostro Vescovo chiedeva: la “società
faccia di tutto per inseguire e colpire i malfattori, con ogni mezzo tecnico e scientifico, per poter
arrestare i colpevoli”; noi ribadivamo che “il gregge è assediato da lupi resi impavidi dalla impunità. Il
territorio è senza difesa”.
Gli spazi di legalità sono così ristretti che diventano veri e propri “interstizi”, a stento presidiati da
persone eroiche che resistono malgrado tutto. Essere onesti in questo contesto diviene un'anomalia
Nell'ambito economico la concorrenza e il libero esercizio d'impresa sono divenuti comportamenti
eroici.
L'omicidio di Fortugno ha un valore simbolico ancora più inquietante: si è colpito uno dei tanti eletti per
minacciare e ricattare la politica. Con la devolution bisogna occupare anche le Regioni. E la
'ndrangheta lo fa con la violenza, con l'intimidazione, colludendo con le consorterie di affari, entrando
nella massoneria (cfr. “Relazione sullo Stato della Lotta alla Criminalità Organizzata in Calabria” della Commissione
Parlamentare Antimafia approvata il 26 luglio del 2000).
In questi mesi si è visto che è possibile uccidere senza che nulla accada: si è ucciso in pieno giorno, si
è ucciso ragazzi, si è ucciso donne, si è ucciso in una piazza gremita di gente e di bambini che
giocavano...
Di fronte a tutto ciò come si fa a chiedere alla gente di collaborare?
Di fronte ad una normativa che non tutela più le vittime e che non assicura più la certezza della pena?
Di fronte ad un governo che non offre strumenti seri di deterrenza e prevenzione alla magistratura e
alle forze dell'ordine?
Di fronte al trattamento deplorevole riservato ai testimoni di giustizia?
La gente percepisce l'impunità. Sa di non potersi fidare di nessuno.
● Invitiamo dunque tutti a rifuggire dalle pregiudiziali ideologiche e, unendoci ad altre autorevoli voci di
questi mesi, pretendiamo un intervento straordinario:chiediamo leggi speciali; non capiamo perché
la morte dei Calabresi abbia meno valore di quella delle vittime del terrorismo;
● chiediamo organici specializzati e straordinari nelle procure, la presenza dei corpi speciali nella
provincia di Reggio Calabria e in via straordinaria e fino a quando sarà necessario anche la
presenza dell'esercito;
● chiediamo, in particolare, una presenza straordinaria della Guardia di Finanza: la 'ndrangheta
potrebbe essere spazzata via in un sol colpo con l'indagine patrimoniale, bancaria e finanziaria; si
abbia il coraggio di mettere le mani nell'interazione traffici - economia legale – fondi pubblici;
● chiediamo strumenti straordinari per il lavoro, aiuti per le imprese e le cooperative che nascono
o che vogliono consolidarsi, per continuare a sottrarre i giovani all'influenza della mafia;
● chiediamo al Governo ancora più fondi per i servizi sociali (e non tagli come si paventava per il
Fondo Nazionale delle Politiche Sociali!) e alla Regione di attivare i Piani di Zona: solo così potremo
evitare che la devianza non alimenti la 'ndrangheta.
Infine è necessaria e improrogabile un'efficace riforma etica e morale della politica e del mondo
amministrativo: i partiti debbono rifiutare persone e sostegni, discussi o discutibili. Per tale ragione
riteniamo che, già a partire dalle nomine e dell'organizzazione strutturale della Regione, non ci si
possa permettere il lusso di una rappresentanza che esprima solo poteri forti e interessi particolaristici.
Abbiamo invece bisogno di persone di grande competenza, di indiscussa levatura morale, ineccepibili
per il loro orientamento al bene comune.
Avevamo già fissato per giorno 7 novembre una grande riflessione regionale, proprio nella Locride, su
“Etica e Sviluppo Locale”. L'appuntamento ora assume ancora di più un significato tutto particolare.
Saranno presenti tra gli altri anche il presidente Loiero, l'on. Luciano Violante, l'on. Franco Giordano e
l'on. Grazia Sestini. Ribadiremo che non è possibile creare sviluppo nella nostra regione senza una
potente carica etica. O si lavora per il bene comune o si rappresentano interessi di parte: “non si può
servire a due padroni” (Lc 16,13a).
Le realtà vicine alla Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Locri-Gerace:
cooperativa Agrinova
cooperativa sociale Albachiara
cooperativa Agrisole
cooperativa sociale l'Audacia
cooperativa sociale Azalea
cooperativa sociale CORAS
cooperativa sociale Emmaus
cooperativa sociale Felici da Matti
cooperativa Frutti del Sole arl
Consorzio Sociale GOEL
cooperativa sociale Jonica Serveco
cooperativa sociale Pinocchio
cooperativa sociale RES
cooperativa sociale Sant'Anna
cooperativa Valle del Bonamico
cooperativa sociale l'Utopia
Comunità di Liberazione
Fondazione Emmaus
associazione Insieme per Crescere
costituenda cooperativa sociale Hermes
Polo CGM Calabria
Per contatti:
Ufficio Stampa del Consorzio Sociale GOEL
telefono e fax 0964.419191
posta elettronica promozione@consorziosociale.coop