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Padre Giancarlo Bregantini al convegno di Cetraro, organizzato dalla Fondazione G.F. Serio e dalla diocesi di S.Marco A. il 18.12.05, con la presenza della Vedova Fortugno. Gli appunti della relazione di G. Mazzillo si possono leggere cliccando qui:  TESTO

 

 

LETTERA del GRUPPO "PUNTOPACE" DI TORTORA

A Padre Giancarlo Bregantini, Vescovo di Locri

Caro Padre Giancarlo, noi del gruppo giovani di Tortora “Puntopace” le scriviamo questa lettera per inviarle la nostra solidarietà, il nostro affetto, e la nostra rinnovata volontà di continuare a fare qualcosa affinché la legalità predomini sulla criminalità, la pace sulla violenza, la fiducia e la collaborazione sul fatalismo e sull’indifferenza.  Noi giovani ci uniamo alle altre voci che in questi mesi hanno deciso di non tacere di fronte all’efferato omicidio Fortugno. L’uccisione del vicepresidente della regione Calabria ha assunto un valore inquietante: non solo è stato colpito uno dei tanti eletti per minacciare e ricattare la politica, ma nel contempo la mafia ha voluto lanciare a tutti noi un macabro messaggio di umiliazione sociale per intimorire e paralizzare ogni altra azione di bene e sviluppo. Con queste poche righe il gruppo “Puntopace” vuole partecipare al dolore dei congiunti di Fortugno, ai quali va la nostra solidarietà. L’episodio colpisce a fondo l’animo di noi giovani, portatori di speranze, che non ci pieghiamo alle regole del silenzio e della cecità, indignati per quanto accade nella nostra Calabria. Abbiamo deciso di stringerci attorno agli abitanti della locride per cercare nelle radici della nostra terra la linfa della speranza, organizzando vari incontri per discutere, riflettere e pensare a cosa fare per debellare il problema.  Nell’attesa, come granelli di sabbia, continuiamo a gridare il nostro messaggio d’amore e cogliamo l’occasione per porgerle i nostri più affettuosi saluti.