Si segnala il vile gesto compiuto nella Locride ai danni della cooperativa Valle del Bonamico, impegnata da anni nella lotta contro la disoccupazione giovanile e sostenuta dal vescovo del luogo P. Giancarlo Bregantini. Mani ignote, vigliacche quanto senza scrupoli né umanità, hanno avvelenato circa 10.000 piante di quel meraviglioso miracolo di natura e di collaborazione tra Nord e Sud che produce non solo lamponi e frutti di bosco, ma speranza e coraggio contro la dipendenza mafiosa...

 

Dopo l'arresto di alcuni assassini di Fortugno, due segnali terribili di morte e di intimidazione: l'assassinio del giovane calciatore, incensurato,  Enzo Cotroneo e l'avvelenamento delle Serre. Siamo tutti invitati a mobilitarci con la preghiera, la denuncia, l'informazione e le altre forme di reazione di cui siamo capaci contro tanta viltà e tanta prepotenza da parte di quella cultura della morte che giustamente p. Giancarlo ha ritenuto di scomunicare nelle persone che hanno compiuto tali gesti. Possa il Signore davvero convertirci e farci reagire nel modo più adeguato possibile!

 

Qui si seguito il testo ricevuto dalla Cooperativa sociale L'Utopia e due importanti comunicati-stampa

 

Carissimi, un  grave fatto criminoso è stato perpetrato ai danni della  cooperativa Valle del Bonamico, vi preghiamo di divulgare il più possibile l'allegato comunicato stampa .

 

Patrizia Jeraci
Cooperativa sociale L'Utopia
tel 0964419300 tel/fax 0964410017
mail info@utopia.coop

 

Visita i nostri siti internet:
www.bottegasolidale.com
www.hi-lab.net
www.comunita.org

 

Comunicati stampa


Comunicato stampa

Consorzio Sociale GOEL società cooperativa sociale
sede operativa equal: via Lazio, 42  89042 Gioiosa Jonica RC
sede legale: c.da Limina, 3 Gioiosa Jonica RC
tel e fax 0964.419191
web www.consorziosociale.coop
mail info@consorziosociale.coop
Partita Iva 02228660805
Banca Popolare Etica c/c 110033 ABI 5018.7 CAB 12100
Iscrizione Albo Cooperative n. A160179 - sezione a Mutualità prevalente
Capitale Sociale sottoscritto al 31.12.2004: Euro 32.500

 

AGGRESSIONE MAFIOSA ALLE COOPERATIVE DELLA LOCRIDE

 

Ancora una volta siamo costretti a fronteggiare le minacce di una prepotenza mafiosa mai venuta meno.

Oggi tocca ad una delle esperienze più note e virtuose del nostro consorzio: la cooperativa Valle del Bonamico, la realtà agricola con il più alto numero di persone occupate tra di noi, nata proprio per contrastare il coinvolgimento criminoso di decine di giovani.

Frutti del sole - consociata alla Valle del Bonamico insieme ad altre 11 aziende agricole che producono lamponi e piccoli frutti – si è vista distruggere con una sostanza chimica (un acido? Un diserbante? o altro) più di diecimila piante di lamponi già pronte per la produzione, un ettaro di serre irrimediabilmente perdute; quasi duecentomila euro di danni a cui non si sa come far fronte!

La cooperativa Valle del Bonamico e i suoi soci hanno subito quasi ogni anno intimidazioni con danneggiamenti agli impianti ed alle colture, pur godendo di un coro di lodi e di ringraziamenti tra la gente dei nostri paesi e tra i braccianti ivi impiegati.  Ormai è evidente che il Consorzio Sociale GOEL e tutti i suoi soci sono divenuti una grande e scomoda “anomalia” nel territorio. La gente ci apprezza e ci segue. Le forze sane della Calabria cominciano a pensare che forse è veramente possibile cambiare. La ‘ndrangheta, che opprime la Locride e la Calabria per i propri biechi interessi, invece comincia veramente a mal tollerarci. C’è qualcuno che vorrebbe espellere dal territorio l’anomalia di tante presenze virtuose perché tutto rimanga palude e degrado. C’è qualcuno a cui non piace che ci sia una Pastorale e una Chiesa impegnata nelle opere di bene comune, che ci sia un modo etico di fare imprenditoria che rimette in seria discussione le ormai consolidate regole del gioco. Se poi addirittura questo movimento si allarga dalla Locride all’intera Calabria, allora le preoccupazioni di qualcuno possono divenire serie minacce.

Noi siamo decisi a non fuggire. Continueremo a difendere e presidiare la nostra terra per lasciarla migliore ai nostri figli. Anzi, episodi come questi ci convincono ancora di più di essere sulla strada giusta e danno ancora più forza ed entusiasmo al nostro movimento! Chiediamo a tutti di mobilitarsi in nostro favore, facendo di tutto per sostenere la nostra battaglia. Chiediamo allo Stato una risposta durissima a questo gesto grave e simbolicamente inquietante che dimostra quanto la sfacciataggine mafiosa sia rimasta intatta. Le nostre cooperative – facendo impresa e dando lavoro in modo etico, rapportandosi con la politica in modo trasparente, facendosi carico dell’emarginazione sociale dei territori, costruendo nuove vie di sviluppo locale – non fanno antimafia, sono l’antimafia. Consorzio Sociale GOEL – promozione@consorziosociale.coop – tel e fax 0964.419191

 

LE LACRIME DELLA LOCRIDE

COMUNICATO STAMPA del Vescovo, mons. Giancarlo Bregantini, in merito agli atti di violenza attuati recentemente nella Locride.

Il dolore Ancora una volta la Locride versa le sue lacrime, amarissime per la violenta morte del giovane Enzo Cotroneo di Bianco, ucciso proditoriamente sulla strada di casa, nella notte di domenica 19 marzo, proprio poche ore prima della sua attesa testimonianza nella delicata inchiesta sull'omicidio dell'onorevole Franco Fortugno. A ciò si aggiunge il ferimento ieri dell'agente di un periodico locale.

Ma Locride versa le sue lacrime anche per i tanti atti di intimidazione che hanno il terribile intento di scoraggiare chi vuole il bene e si è impegnato, con fecondi risultati, a creare tante occasioni di lavoro, in una terra avara di speranza e di futuro. Tristissimo e preoccupante è infatti l'avvelenamento di 1 ettaro di piante di piccoli frutti, nella serra chiamata Frutti del Sole, vicino a San Luca.


Lacrime, quindi, sempre più amare.

La condanna.

Il gesto intimidatorio contro l'agricoltura e il lavoro difficile dei contadini lo sento come un'offesa a Colui che, come Creatore di ogni cosa, ci ha dato una terra bellissima, con delle potenzialità immense e ancora poco valorizzate.

Distruggere la campagna è un atto contro Dio, nostro Creatore.
È una bestemmia contro il cielo. Ed è un'orrenda offesa a quel giardino, la Calabria, che Dio ha affidato alle mani di tutti i Calabresi per trarne ricchezza e dignità.
Questo vile gesto di distruzione, attuato con raffinata volontà di male, assolutamente preparato, è poi un atto che viola l'intera attività cooperativistica della Locride, che vede tanti giovani, fiduciosi nel futuro della Calabria, impegnati con le loro mani a farla bella. Tutti insieme. Senza paura. Ormai da 10 anni, con realizzazioni ammirate in tutta Italia.
Siglate dal Progetto Policoro, intelligente strumento per la crescita dei giovani, voluto dall'intera Chiesa Italiana e attuato in quasi tutte le Diocesi del sud.

Qui c'è una strategia mortale, che vuole spezzare le nostre intelligenze e minaccia le nostre risorse. Per questo, è un atto che, come Vescovo, condanno nel più forte dei modi. Lo condanno con la scomunica. Quella stessa scomunica che la Chiesa lancia contro chi pratica l'aborto, è ora doveroso, purtroppo, lanciarla contro coloro che fanno abortire la vita dei nostri giovani - uccidendo e sparando - e delle nostre terre - avvelenando.

 

Impegni

La solidarietà della Chiesa di Locri-Gerace è immediata e piena. Sia nei confronti della famiglia di Enzo Cotroneo, ucciso a due passi da casa, che dei lavoratori delle serre. Ci impegnamo a star vicino alla famiglia colpita, come abbiamo sempre fatto in ogni atto in cui Caino uccide Abele. Ci impegnamo inoltre a ricostruire il danno attuato. A sanare il giardino. A recuperare la dignità dei nostri lavoratori agricoli. A ridare speranza alla nostra gente.

Le forze dell'ordine e la magistratura siano sempre sensibili e immediatamente operative nella difesa della nostra regione. E come restiamo consolati dalla notizia dell'arresto dei presunti autori del delitto Fortugno (anche per merito di chi, con coraggio, si è posto come testimone di giustizia, per permettere la soluzione di indagini difficili e complesse), così speriamo che anche in questi casi si impegnino, con la stessa determinazione, a scoprire autori e mandanti di tali vili gesti di morte.
Possa il Signore della Vita avere pietà di noi. E ci dia la forza di ricominciare con decisione e speranza.

 24 marzo 2006, memoria dei missionari martiri

† p. Gian Carlo Bregantini, Vescovo