www.puntopace.net Nella parabola di Gesù del Vangelo di oggi il primo figlio sembra proprio incarnare coloro che, senza nemmeno tentare di conformare la loro vita alla fede, si limitano a dire: "Signore, Signore!", con un’espressione, che, all'epoca in cui furono redatti i Vangeli, era tuttavia la formula di fede nel Cristo. Ma evidentemente le formule non bastano. Occorre invece entrare nella prassi di una misericordia che è attinta ogni giorno da Dio. È lui che rigenera quotidianamente i suoi figli, che, secondo l’insegnamento di Gesù, sono quanti praticano la misericordia e la pace. Solo se entriamo in questa corrente dell’agire misericordioso e benevolo di Dio, saremo come il figlio che compie la volontà del Padre.
| |
Immagine di
Cerezo Barredo |
26^ Domenica dell’anno (A) 2005
Due figli, due modi di essere e di pregare.
|
Vangelo di Matteo (21,28-32) <<Disse allora Gesù: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L'ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli>>. |