Il messaggio di questa domenica è alquanto complesso. Tanto le letture che il brano evangelico contengono insegnamenti diversi, che possiamo ricondurre al filo conduttore della presenza di Dio laddove la solidarietà e la voglia di condividere prevalgono sull’ingordigia del possedere e sulla volontà del contrapporre. Per entrare in questa logica evangelica occorre non di rado passare attraverso purificazioni dolorose, pronti a distaccarci anche da quanto ritenevano tanto caro e importante da non poterne fare a meno (ciò che è prezioso come una mano o un occhio). Eppure le parole di Gesù non lasciano adito a dubbi. Meglio allora non accumulare ciò che è destinato alla ruggine, alle tarme e al fuoco (cioè all’autodistruzione), ma mostrarsi attenti ai bisogni dei più sprovveduti e dei più piccoli, cioè dei veri protagonisti del Regno di Dio.
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Una ruggine sottile corrode i nostri beni |
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