Giovanni Mazzillo <info autore> | home page: www.puntopace.net
1 AVVENTO (2002) |
Foglie su foglie avvizzite Siamo
portati dal vento Lo sai,
il nostro pericolo peggiore (Immagine di Cereo Barredo, in www.servicioskoinonia.org
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1) Isaia (63,16-64,7: brani
scelti)
Tu,
Signore, tu sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore. Perché, Signore,
ci lasci vagare lontano dalle tue vie e
lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? Ritorna per amore dei
tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità. Se tu squarciassi i cieli e
scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti. Davanti a te tremavano i
popoli, quando tu compivi cose
terribili che non attendevamo, di cui non si udì parlare da tempi lontani.
Orecchio non ha sentito, occhio non ha
visto che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto per chi confida in lui. Tu vai
incontro a quanti praticano la giustizia e
si ricordano delle tue vie. Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli. Siamo divenuti tutti come una cosa impura e come panno immondo
sono tutti i nostri atti di giustizia tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno
portato via come il vento. Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si riscuoteva
per stringersi a te; perché tu avevi
nascosto da noi il tuo volto, ci hai messo in balìa della nostra iniquità. Ma,
Signore, tu sei nostro padre; noi siamo
argilla e tu colui che ci dà forma, tutti noi siamo opera delle tue mani. Parola di Dio!
2)
La nostra realtà umana. Tre immagini: le foglie, il vento, l’argilla.
Siamo forse effimeri, evanescenti, fragili? |
La Parola di Dio: Dio non un’idea, ma un’esperienza |
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Tre bisogni corrispondenti |
Persistenza |
Paternità |
Quale
atteggiamento spirituale |
3)
Vangelo di Marco (13,33-37)
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti, vegliate, perché non
sapete quando sarà il momento preciso. E'
come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa
e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. Vigilate dunque, poiché
non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al
mattino, perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. Quello che
dico a voi, lo dico a tutti:
Vegliate!».
Stare
attenti |
Vegliare |
Attendere |
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Non
lasciarsi sfuggire |
Pensare ed agire (penso, quindi sovverto?) |
Non attendere nulla e
nessuno? |
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i messaggi della natura |
le occasioni di incontrare gli altri |
riconoscere i “segni dei
tempi” |
Pregare e lottare (i sogni “diurni”) |
||
La
custodia della casa: |
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Tenerezza e determinazione |
Preghiera finale Che
io t’attenda, Signore, senza
pigrizia, lavorando
con le mie mani e
assecondando il lavoro non
solo con i miei pensieri, ma con il miei sentimenti cosa
questa, che talora mi
riesce più difficile. Che
io impasti il mio futuro, come
le mie mani impastano
la creta o
ritagliano cartoni su cartoni; ritaglia
un orizzonte nuovo
nel mio futuro e
soprattutto nel mio presente, Gesù,
fratello buono, che
verrai anche per me e
per chi come te ti
ha atteso, e
ti attende in posti sbagliati. Soprattutto
fa’ che
non si spenga nella
notte fonda il
lume della speranza. Che
io ritrovi la strada che
mi porta al tuo incontro. AMEN (G.M.) |
La prima domenica
d'avvento ci invita a vegliare. La sonnolenza, l'accidia, l'indifferenza sono
le nemiche peggiori dell'avvento. Lo sono non perché arrestino la venuta (adventum)
di Dio nel mondo, ma perché impediscono di scorgerne e di capirne i segni
premonitori. Rendono sordi ai suoi richiami ed insensibili ai bisogni
degli altri uomini e alla bellezza con la quale la natura ci rimanda
continuamente al di là di essa e ben oltre noi stessi. Quando finalmente ci
svegliamo possiamo essere condotti o troppo in là, nel regno etereo di una
spiritualità disincarnata ed opportunistica, oppure sprofondare in una sorta
di depressione, che ritiene tutto vano e tutto inutile. No, non ci siamo
ancora! La liturgia (che da questa domenica comincia con il nuovo ciclo B)
ribalta il nostro quieto vivere e ci riporta con i piedi per terra. Quelli
che sanno camminare incontro agli altri e incontro a Gesù che viene. |