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La pace, cuore del Vangelo. «Beati i facitori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9)
– Incontro a Taranto e Mesagne (Brindisi) 5-6/12/02
La pace, cuore del
vangelo
Beati i “facitori di
pace, perché saranno chiamati figli di Dio”
(Mt 5,9)
1^ PARTE - IL MESSAGGIO DI GESÙ
Rileggiamo il Vangelo
«Un bimbo è nato per noi, c'è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace; grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno che egli viene a consolidare e a rafforzare con il diritto e la giustizia» (Is 9,5‑6).
Mitezza
e umiltà x un re umile e vittorioso, pacifico e giusto, descritto dal profeta
Zaccaria
Finalmente un regno senza armi, riciclate in strumenti di lavoro:
La nascita di Gesù realizza «gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama» (Lc 2,14).
Quando il Messia entrerà in Gerusalemme per concludere la sua missione,, si
udrà qualcosa di simile:
«Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!» (Lc 19,38).
Discorso inaugurale di Gesù:
<<Beati i facitori della pace (eirenopoiòi), perché sono (saranno
chiamati) “figli di Dio”>>.
* Sentire Dio come Padre e gli altri come fratelli
- Essere per gli altri segno dell’amore di Dio
- Rispondere al male con il bene
- Appellarsi alla dignità e alla ragione anche degli “avversari”
- Non considerare nessuno nemico
Nel richiamo a chi lo schiaffeggia
Nel perdono ai nemici
Nella morte di chi affida il suo spirito al Padre
Dopo la risurrezione, il primo annuncio, il grande frutto del dono di Gesù è la pace:
Superare la cultura del nemico per evitare la guerra, che è distruzione dell’altro e di se stessi;
Pensare all’altro non come concorrente, avversario o nemico, Ma come essere umano con sentimenti, bisogni, fragilità, proprio come me
nell’ammettere i propri errori e chiedere scusa;
nel dialogo sereno anche di argomenti che coinvolgono emotivamente
nel valorizzare i lati positivi degli altri e di se stesso
leggere criticamente gli avvenimenti e chiedersi:
Perché accadono? Chi ci guadagna? Chi ci perde? Quali ingiustizie i più forti commettono e nascondono ai danni dei più deboli?
leggendo gli scritti dei profeti di pace;
anticipando strategie di pace;
informandosi e documentandosi sui fatti del passato, sui popoli di oggi, sui problemi del mondo
Se a sognare è uno solo, tutto resta solo un sogno,
Se a sognare si è in diversi, il sogno comincia a diventare realtà
Chiedersi: Per quale progetto prestiamo la nostra opera? E’ un progetto che favorisce gli altri o non ne tiene conto?
Come ci educhiamo ed educhiamo alla pace
Rendiamo attuale il messaggio della pace
In che modo?