Giovanni Mazzillo <info autore> | home page: www.puntopace.net
1^parte Educare alla pace. (Crotone 12-03-03)
2^parte Educare alla pace (Crotone 18-03-03)
Educare alla
pace (3^parte)
Riflessioni
sulla pace con
d.Giovanni Mazzillo
Crotone, Parrocchia S.Paolo
26-03-03
Parte terza
PER UN PROGETTO CONDIVISO DI EDUCAZIONE ALLA PACE
nn. 20ss
TRADURRE….
In
coerenza di vita
accogliendo e custodendo il dono della pace
EDUCANDO
ALLA PACE
Ci si può chiedere se i tempi siano maturi ….
"ma per chi ha cuore e occhi trasparenti i segni della speranza sono
visibili nella nostra storia"
"il
vangelo della pace, che abbiamo condiviso, apre vie nuove
e insospettate
La pace è DA
IMPARARE
OGNI GIORNO
In ogni
relazione, ma
è
anche >
>"processo
esplicito, intenzionale e permanente, che prevede spazi di ricerca, di
elaborazione e di esperienza organicamente strutturati all’interno
dell’itinerario educativo globale"
La proposta educativa deve essere continua e consapevole
Deve
tradursi in progetto
vero e proprio
Vale a dire:
indicare
gli
obiettivi
e le condizioni per il loro raggiungimento,
i soggetti coinvolti
e i percorsi da compiere.
Da un
contesto sociale
con relazioni costruttive
Con una
cultura della legalità
Che non sia
facile "pentitismo", ma effetiva riparazione
n. 22: Si
richiede, inoltre una "cultura politica":
Evitando
una competizione che diventa aggressione"
Evitando
protagonismi e interessi inquinanti la politica
Evitando la
politica di connivenze e scambi di favori
Insomma,
occorre:
SVILUPPARE LA
PARTECITAZIONE
Impostare le
"autonomie" in un sistema di RESPONSABILITÀ e di
SOLIDARIETÀ
REALIZZARE
UN’ECONOMIA
che sia per
l‘uomo
e per la
comunità
E
ancora:
curare la
comunicazione "non semplicemente come gestione di mezzi
informativi",
GLI Obiettivi
per un progetto di educazione alla pace
(n.25):
dialogo che
non è distaccata tolleranza
ma
soggettività in continua relazione
In
riferimento alla Trinità e a Gesù
Verso
"una convivenza effettivamente interetnica, interculturale,
interreligiosa"
Nella
circolarità tra SOBRIETÀ e SOLIDARIETÀ
X evitare
conflitti generati dall’ingordigia;
X una più
giusta distribuzione dei beni
Luoghi e
soggetti dell’educazione alla pace
(n. 28)
LA FAMIGLIA,
modulo primo e naturale della vita:
Vita coniugale: la pace inizia
con il "prendersi cura della diversità dell’altro"
Nel sapersi
perdonare reciprocamente
Nell’evitare
ai figli la violenza di essere ostaggi di contese
Nell’accoglienza
della vita
Gestione del
conflitto generazionale:
Evitare
l’autoritarismo che impone e il lassismo che lascia correre tutto
Definire
regole semplici e chiare per imparare diritti e doveri
Creare un
clima di reciproca accoglienza e di reciproco rispetto, nella gratuità
dell’amore
Non vivere
solo per la propria famiglia…
Secondo
soggetto LA SCUOLA
Educazione alla pace attraverso:
La
sperimentazione di partecipazione, democrazia, responsabilità nel lavoro, fuori
dalla competizione che esalta la singolarità
Offrendo
"sapere per la vita" (distacco critico e autonomia personale)
Mettendo a
tema la pace nelle discipline scolastiche
3°Luogo:
Comunità cristiana e educazione alla pace
(n. 31)
Educazione
alla pace attraverso:
La sperimentazione dell’amore di Dio
che ci ha chiamati, ci raduna, ci perdona
Ascolto della Parola, che è annuncio
di pace
Partecipazione al banchetto festivo,
che riunisce e riconcilia
Esperienza di Cristo presente nei
poveri e negli infelici
Il dono della
pace è da chiedere con insistenza nella preghiera :
Valorizzando i segni
liturgici,impostando il tema della pace nei momenti formativi
Operare il discernimento sapienziale
sui fatti del mondo, con "prese di posizione e gesti di partecipazione
visibili e coerenti", incoraggiando la nonviolenza, le obiezioni,
l’autotassazione per i bisognosi
Facendo opera di formazione alla pace
nella sinergia di gruppi ed esperienze diverse
Incontrando gli uomini e le
culture del proprio tempo
con un atteggiamento di rispetto e di "compagnia
"Alla
crisi di civiltà occorre rispondere con la civiltà dell’amore, fondata sui
valori universali di pace, solidarietà, giustizia e libertà, che trovano in
Cristo la loro piena attuazione"
(Lett. apost. Tertio Millennio dveniente, 52).
Celebriamo
l’Incarnazione redentrice del Verbo e chiediamo che il Padre di ogni
misericordia e riconciliazione, il Figlio "principe della pace", lo
Spirito Santo che è amore facciano diventare doni per tutti la giustizia e la
pace:
"Allora
il deserto diventerà un giardino
e il giardino
sarà considerato una selva.
Nel deserto
prenderà stabile dimora il diritto
e la
giustizia regnerà nel giardino.
Effetto della
giustizia sarà la pace" (Is 32,15-17).
"il vangelo della pace, che abbiamo condiviso, apre vie nuove
e insospettate"
Fine
della presentazione
(BUON
LAVORO!)