1.Educare alla pace

 

Per introdurci alla riflessione sulla “Pace”, Don Gianni ci spiega

i passi fondamentali per educare alla pace:

Innanzitutto guardare dentro di sé e scoprire il disagio, uscire dall’apparenza e dal vuoto

e iniziare con piccole esperienze in controtendenza.

Il disagio che portano molte persone in sé  dipendente dal un certo rapporto verso un “TU”.

Continuando con una poesia di Arsenij Tarkowiskij, ci spiega che questa

parla di un disagio nella nostra società, che non ci fa mai essere soddisfatti di quello che abbiamo.

 

E'fuggita l'estate,
più nulla rimane.
Si sta bene al sole.
Eppur questo non basta.

Quel che poteva essere
una foglia dalle cinque punte
mi si è posata sulla mano.
Eppur questo non basta.

Ne' il bene ne' il male
sono passati invano,
tutto era chiaro e luminoso.
Eppur questo non basta.

 

La vita mi prendeva,
sotto l'ala mi proteggeva,
mi salvava, ero davvero fortunato.
Eppur questo non basta

Non sono bruciate le foglie,
non si sono spezzati i rami...
Il giorno è terso come cristallo.
Eppur questo non basta.

 

Perché tutto ciò che abbiamo e che viviamo ora per ora momento per momento non basta? Per noi è molto importante il paragone con la giovane scrittrice Melissa P. Nel suo libro parla delle sue esperienze quotidiane, che la società di oggi propone. Purtroppo qui non vengono più guardate le cose fondamentali, ma sempre di più l’apparenza. Tramite una statistica del giornale “New Scientist” siamo rimasti sorpresi che i paesi poveri sono più felici e soddisfatti che i paesi ricchi. Al primo posto è risultato di essere la Nigeria, con il 68%e tra i più infelici ci sono gli Italiani.