Nella foto Etienne con Willy (Entrambi provengono dal Congo e stanno ultimando i loro studi di teologia in Italia)

Ha scritto Etienne

Tortora, che nome bizzarro per un luogo così splendido!! Per uno di lingua francese, Tortora fa pensare a “tortura”, sofferenza fisica e morale. Ma non è questo il caso. Tortora è il nome di un paesino posto sulle montagne del Suditalia. Pur essendo un paese di montagna si respira il mare, uno degli elementi che fanno di tortora una città meravigliosa. Non si può parlare di Tortora senza citare questi personaggi interessanti: Don Giovanni,Carla, Tine (una ragazza tedesca). A parte l’accoglienza calorosa, di cui abbiamo goduto, Don Giovanni ci ha dato il gusto e il piacere di vivere a Tortora. Tortora è anche un luogo di svago, di visite alle grotte, di passeggiate in montagna, di movimentati pomeriggi sulla spiaggia e quant’altro.Don Giovanni è come un papà che non vuole vedere nessuno triste, il suo sogno di immaginare un mondo senza frontiere, senza distinzioni, di razza o di sesso è un esempio esplicitante. Che dire di Carla? Carla è quella signora che è venuta a prenderci alla stazione. Il suo sorriso infinito è il riflesso di una persona che trova la sua gioia nello stare con gli altri. La sua simpatia è indescrivibile! E chi è quella bionda? E’ Tine una bella creatura tedesca, che a prima vista ci ha già dato il segnale della gioia del nostro vivere insieme con lei. Ha reso il nostro soggiorno ancora più piacevole. È dunque con queste persone suddette che abbiamo condiviso le gioie e le fatiche di Tortora. La spiaggia, la montagna e la visita di alcune località erano il nostro cibo quotidiano. Ogni giornata si concludeva con una preghiera animata da don Giovanni. Una grande gioia di questi momenti era di vedere, in uno dei momenti di preghiera, Azzedine, un giovane francese, che non aveva mai messo piedi in una chiesa, pregare per la prima volta nella sua vita. Io ho avuto molte esperienze nella mia vita, ma quella di Tortora è eccezionale. A Tortora ho imparato molte cose. Tortora diventa il nome di tutte le persone che vivono quest’esperienza. Quando io penserò a Tortora, non penserò solo al mare, alle montagne e ai bei luoghi visitati, ma penserò a questi nomi che sono rimasti impressi nella mia testa: don Giovanni, don Willy, Carlo, Paolo, Tine. Paterne, Cedric, Azzedine, Jeanny. Io penso di ritornarci.[Etienne Milembou Milembou @hotmail.com]