ASCENSIONE DI GESù - 2008 - A www.puntopace.net
L'ascensione di Gesù non è che il
prosieguo e la conseguenza più ovvia della risurrezione. Sebbene
liturgicamente distinto da essa, il pieno rientro fisico di Gesù nella sua
dimensione "celeste" è comunque la risposta dell'amore alla morte e
all'odio omicida, con cui alcuni pensavano di eliminarlo, considerando
proprio l'amore pericoloso ed insensato. La gloria della Pasqua risplende
nuovamente in quella dell'ascensione. Gesù lascia fisicamente la terra da
Risorto e da Vivente e così resta per sempre. Il suo non è un abbandono, è
solo la consegna alla nostra piena e più consapevole responsabilità di
proseguire la sua opera.
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L'immagine è la foto di un tappeto di erba verde trapunto da innumerevoli fiori, scattata in questi giorni sulla montagna di Cardio di Tortora
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Preghiera
E così, Gesù, lasci questa terra, |
Paolo agli Efesini
(1,17-23) Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della
gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda
conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi
comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria
racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza
della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della
sua forza e del suo vigore. Egli la manifestò in Cristo, quando lo
risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di
sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e
Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente
ma anche in quello futuro. Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi
e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di
lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.
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