9^ Domenica dell’anno A - 2008 www.puntopace.net Non si può vivere continuamente in bilico, scegliendo solo di … non scegliere. Le letture di questa domenica ci invitano a compiere una scelta chiara: la scelta di Dio e il conseguente cammino di ascolto e di fedeltà verso la Sua parola. È un ascolto nel senso più pieno: è un udire in quanto obbedire (dal latino ob-audire). Non è l’atto puramente formale di chi si limita solo pronunciare sempre le stesse formule, fosse anche una formula impegnativa come quella con la quale, a parole, si riconosceva in Gesù la sua realtà divina, ripetendo «Signore, Signore!». Una fede solo declamata e senza consistenza è come la casa costruita sulla sabbia: corre sempre pericolo di implodere sulle sue sensazioni, le sue illusioni o le false speranze, come quelle riposte in un Dio ritenuto solo garante del proprio successo nella vita. Quando queste vengono deluse, viene meno anche la fede. Forse sarebbe più giusto dire: la fede non c’e mai stata. La fede infatti non vive di illusioni, né di autoinganni, né di miracolismi. Essa è invece come una casa costruita sulla roccia: non crolla, nemmeno quando crollasse tutto il resto. Pertanto non si può invocare Dio, senza impegnarsi a rivedere la propria vita. Ogni tanto, non sarebbe male accettare l’indicazione di un personaggio di B. Brecht: prima di interrogare qualcuno se crede in Dio, sarebbe bene chiedersi quanto la vita effettivamente cambia sulla base della risposta data a questa domanda… |
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L'immagine è la foto della parte
più bassa di Tortora, |
Preghiera
Ecco qui un grappolo di case,
sorrette non dall’alto,
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Deuteronomio (11,18.26-28.32) «Porrete nel cuore e nell’anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi. Vedete, io pongo oggi davanti a voi benedizione e maledizione: la benedizione, se obbedirete ai comandi del Signore, vostro Dio, che oggi vi do; la maledizione, se non obbedirete ai comandi del Signore, vostro Dio, e se vi allontanerete dalla via che oggi vi prescrivo, per seguire dèi stranieri, che voi non avete conosciuto. Avrete cura di mettere in pratica tutte le leggi e le norme che oggi io pongo dinanzi a voi». Vangelo secondo Matteo (7,21-27) «In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi? Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
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